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WORKING TITLE | SOPHIE THUN

Working Title (2022) è una stampa di grandi dimensioni che interviene nello spazio espositivo in modo decisivo cambiando completamente la percezione della galleria: l’immagine realizzata da Sophie Thun diventa specchio e velo, illusione ottica e rappresentazione della realtà. Estendendosi dal soffitto al pavimento e dispiegandosi come una tenda, occupa lo spazio in modo che la sua natura bidimensionale riscopra una nuova interazione con il luogo e la rappresentazione.

La fotografia rappresenta l’interno della stanza stessa in cui è stata successivamente installata, mostrando così il punto di vista dell’artista, che in modo velato e sottile si ritrae essa stessa nell’immagine come sagoma riflessa nella finestra, e allo stesso tempo generando un impasse in cui l’osservatore viene disorientato: “Cosa sto osservando? Mi trovo davanti ad uno specchio o ad una cornice vuota?”. Caratterizzandosi come stage photography, Working Title può essere definita come trompe l’oeil in cui il riflesso, la rappresentazione, il documento e la finzione confluiscono in un’immagine magica. Le travi del soffitto, la porta dell’altra stanza e il pavimento vengono rappresentati in scala 1:1 rendendo difficile la definizione della realtà e della sua immagine. Sophie Thun con questo intervento restituisce un lavoro sulla fotografia che è prima di tutto mentale e teorico: il suo processo si definisce come metafotografico e il linguaggio dell’immagine è indagato nel profondo.

L’indizio che permette di scardinare questo gioco illusionistico è la presenza, sull’immagine stessa, della cornice nera in cui viene riportata la pellicola: utilizzando una macchina fotografica di grande formato, l’immagine analogica stampata tradisce se stessa mostrando la sua vera natura e il suo DNA. Ma è proprio grazie a questo svelamento che il discorso critico sull’immagine e la sua rappresentazione può essere portato avanti. La riproduzione degli uffici della galleria ha permesso a Sophie Thun di giocare con la moltiplicazione della realtà attraverso la sua immagine. La fotografia si trasforma in finestra che permette una messa in discussione dei limiti dello sguardo umano e tecnologico: cosa definisce la realtà? Cosa invece la sua immagine? Dove si incontrano queste due nature?

La pratica dell’artista si configura così nella sovrapposizione di diversi livelli per indagare la complessità della produzione e della fruizione di un’immagine. Questo lavoro di analisi viene dichiarato da Sophie Thun già nel titolo: Working Title è esso stesso un metatitolo che dimostra come l’artista ponga la sua attenzione non su ciò che viene rappresentato ma sulle metodologie che convergono nel processo di rappresentazione e presentazione. L’immagine è una scatola magica, quanto la realtà in cui viviamo e Sophie Thun ci porta per mano all’interno di queste pareti che non hanno più confini ma che si definiscono nella loro moltiplicazione.

 

Sophie Thun
Working Title, 2022
Installation view at Madragoa. Courtesy of the artist and Madragoa, Lisbon. © Photographic credits: Bruno Lopes.

 

Sophie Thun, Working Title, 2022, installation view at Madragoa. Courtesy of the artist and Madragoa, Lisbon. © Photographic credits: Bruno Lopes.

Sophie Thun, Working Title, 2022, installation view at Madragoa. Courtesy of the artist and Madragoa, Lisbon.
© Photographic credits: Bruno Lopes.

 

06/05/2023