UNTOUCHED | MARTINA MENEGON
Untouched (2022) di Martina Menegon è il sesto intervento video nella programmazione di FILTRO, terza edizione di DIGITAL VIDEO WALL, progetto a cadenza annuale strutturato a capitoli tematici, volto a promuovere la diffusione e la sperimentazione dell’arte digitale.ù
Il sesto screening è dedicato all’opera Untouched (2022) di Martina Menegon: il video mostra una 3D Scan-Selfie da più angolazioni, l’occhio infatti si muove intorno a questa scultura digitale e ne vede i diversi aspetti e dettagli. Untouched è infatti un progetto che si costituisce di una serie di 3D Scan-Selfie presentate come sculture virtuali online che hanno anche la possibilità di realtà aumentata. L’osservatore quindi viene immerso in queste riprese dell’artista stessa che viene smaterializzata: l’immagine si avvicina ad una rappresentazione quasi pittorica in cui le campiture di colore digitali si incastrano e costruiscono questa scultura tridimensionale. Il corpo fisico dell’artista diventa quindi la base su cui generare un corpo virtuale attraverso una serie di glitch che ne deformano la silhouette.
Martina Menegon è un’artista che lavora prevalentemente con l’Arte Interattiva e con l’Extended reality. Nelle sue opere, Martina crea intimi e complessi assemblaggi di elementi fisici e virtuali che esplorano il sé contemporaneo e la sua corporeità digitale che l’artista definisce phygital. Untouched si definisce all’interno di questa pratica: mostrando il proprio ritratto e quindi permettendo anche di entrare in una sfera più intima dell’artista, Menegon smaterializza la sua immagine reale e la ricostruisce in digitale. L’operazione riflette sull’azione quotidiana di presentazione del sé all’interno delle realtà virtuali.
Sperimentando con il perturbante e il grottesco, il sé e il corpo, il dialogo tra realtà fisica e virtuali, le sculture dell’artista creano esperienze disorientanti che diventano percepibili nonostante la loro natura virtuale. “La frammentazione è la verità dell’esistenza”: queste parole di Carolyn J. Dean descrivono l’intimità insita nel processo creativo di Martina Menegon. La scansione 3D viene interpretato come un viaggio estremamente personale in cui l’artista può esplorare i suoi molteplici sé digitali e quindi procedere verso una comprensione delle sue identità virtuali. Inalterati, questi selfies virtuali tridimensionali propongono un nuovo corpo digitale autentico e percepibile, immobile ma costantemente performante.
©Martina Menegon, Untouched, 2022, Courtesy the artist
17/05/2022