UNTITLED | LUKAS HOFFMANN
Lukas Hoffmann è un’artista tedesco che declina la propria pratica realizzando progetti installativi. Ognuna delle opere vive autonomamente ed è autosufficiente, ciononostante un filo conduttore, leggibile anche se non fondante, le unisce. La genesi di ogni lavoro è un costante work in progress che lascia spazio a sorprese e a risultati aperti, sia formali che concettuali.
Untitled (2021) presenta queste caratteristiche di ambiguità e complessità del lavoro, sia da un punto di vista di oggetti che di significati pur ridotte nella semplicità monocromatica del viola.
Forme cilindriche mimano un albero, forse un tronco o forse uno stivale, visto che finiscono in radici che hanno più l’aspetto di lunghe dita come se fossero un piede.
Realizzata a partire da un blocco in MDF – un materiale derivato del legno – e in alluminio, l’opera tradisce nell’uso monocromatico del colore viola, applicato a posteriori solo sugli elementi accessori, un che di naturale e biologico, pur in una disturbante metamorfosi.
Nell’intento di Hoffman Untitled agisce da dissonante richiamo all’entità di albero: proprio per la somiglianza fisionomica di alcune sue parti – le sporgenze simili a rami, le lunghe estremità che possono essere dita o radici, le lamiere a forma di foglie – nonché dal materiale derivante dal legno con il quale è composta, la vista viene inizialmente ingannata e portata a credere che ci sia una somiglianza tra l’opera e l’elemento naturale. Una somiglianza però spezzata dal colore, innaturale per una corteccia, e dal freddo e grigio pavimento di cemento sul quale l’opera viene posizionata, un luogo artificiale. Un gioco figurativo che non è né lineare né armonioso e che sembra lasciare volutamente quest’opera incompiuta.
Un effetto incompiuto cercato e voluto dall’artista che ha letteralmente scavato le forme, per renderle vuote e non chiuse, quasi non finite, nelle estremità degli elementi (o di un possibile corpo?).
La sensazione complessiva che ci rilascia l’opera di Hoffmann è l’impressione che si debba in qualche modo interagire con essa, viverla, toccarla, magari anche indossarla, per cercare di colmare quel vuoto che si è formato tra l’oggetto artificiale prodotto dall’uomo e la natura che cerca di ricreare.
Lukas Hoffmann
Untitled, 2021
MDF tinto di viola, lamiera di alluminio verniciata, 40 x 40 x 40 cm
© Courtesy l’artista
01/07/2023