5 archival pigment print
Courtesy the Artist and Frith Street Gallery, London

Time Measures

La fotografia come ready made: la serie Time Measures è un’opera composta da 36 fotografie, esito di un progetto di ricerca che Dayanita Singh porta avanti da diversi anni, quello di documentare le modalità di archiviazione di documenti negli uffici dell’India.

Time Measures non ci mostra il documento, cioè l’oggetto, non ci mostra i luoghi, quanto presenta, attraverso la ripetizione e la sequenza, la traccia di di luoghi e di oggetti.  I close up su pacchi di quello che immaginiamo siano accumuli di fogli, ci mostrano un medesimo tessuto rosso, un anonimo furukoshi, sbiadito dal tempo. Il ritmo e la differenza sono dati dai nodi della chiusura dei pacchi fotografati e dalle diverse sfumature con le quali il tessuto, esposto diversamente alla luce o alle diverse condizioni di conservazione, perde colore e acquista, di conseguenza, una differente immagine. L’archivio è reso piatto e bidimensionale, il documento è nascosto, celato, mostrato solo nella forma scultorea utilizzata per ordinare l’accumulo.

La serie, coerentemente con la predilezione dell’artista per la forma libro, costituisce un ulteriore passo nella ricerca  sull’immagine fotografica, la sua distribuzione e la sua fruizione: una ‘misurazione del tempo’  affidata a rigorose minime variazioni, tanto astratta quanto efficace e potente.

Dayanita Singh, Time Measures, Sequence VII, 2016

5 stampe a pigmento da archivio
Courtesy l’artista e Frith Street Gallery, London

parte della mostra Corpus Domini. Dal corpo espanso alle rovine dell’anima, a cura di Francesca Alfano Miglietti.

Palazzo Reale, Milano
fino al 30 gennaio 2022

21 gennaio 2022
©riproduzione riservata

5 archival pigment print Courtesy the artist and Frith Street Gallery, London

Time Measures, Sequence VII, 2016, 5 archival pigment print
Courtesy the artist and Frith Street Gallery, London