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THE SURGEON AND THE PHOTOGRAPHER | GEOFFREY FARMER

Ritagli di carta, strisce di tessuto, bacchette di metallo e decorazioni di legno, le figure create da Geoffrey Farmer si presentano come degli intriganti e complessi collage tridimensionali.
The Surgeon and The Photographer è il titolo dell’enorme installazione realizzata dall’artista canadese, che conta non meno di 365 marionette, idealmente una per ogni giorno dell’anno, ognuna diversa dall’altra. Definirle marionette non è etimologicamente corretto se si guarda unicamente all’oggetto, ma può essere una definizione calzante se si ragiona su un piano concettuale: sebbene la maggior parte delle comuni caratteristiche strutturali siano soddisfatte, manca l’elemento fondamentale e determinante dei fili, che servono a manovrarle; ciò che viene manovrato non sono le figure stesse, bensì, attraverso di loro, la mente dello spettatore, che si trova immersa all’improvviso all’interno di un atlante culturale ricco ed eterogeneo.

Mescolando abilmente immagini e idee tramite la tecnica del collage, l’intento di Farmer è quello di indagare la questione della riproducibilità dell’immagine fotografica e la rappresentazione, sempre attraverso le immagini, della realtà.
Il titolo The Surgeon and The Photographer si ispira a un saggio di Walter Benjamin nel quale vengono analizzate le figure di un pittore e di un cameraman – messe rispettivamente in relazione con quelle di un mago e di un chirurgo, da qui il termine surgeon – e le loro modalità di rappresentare la realtà, diametralmente opposte: mentre uno lavora sulla completezza di una scena, l’altro gioca sulla sua frammentarietà. La differenza tra le immagini ottenute dai due è abissale. Quello che Farmer persegue con la sua ricerca e con le complesse installazioni che realizza, è mantenere entrambe queste modalità, ricercando una composizione frammentata e trovandola nella tecnica del collage. La composizione di questo apparente dissidio è esaurita non tanto nella complessità e quantità delle figure, ma nell’interezza di ogni figura, ricomposta, autonoma e indipendente.

Il risultato è un calendario composto da 365 piccole opere da osservare, analizzare ed esplorare a fondo.

 

Geoffrey Farmer
The Surgeon and The Photographer, 2009
Carta, tessuto, legno, metallo, 365 figure, ognuna misura circa 45 x 13 x 13 cm. Collezione di Vancouver Art Gallery. Foto: SITE Photography. Courtesy Catriona Jeffries, Vancouver. ©

Geoffrey Farmer, The Surgeon and The Photographer, 2009 Paper, textile, wood, metal, 365 figures, each approximately 18 x 5 x 5 in. (45 x 13 x 13 cm). Collection of the Vancouver Art Gallery. Photo: SITE Photography. Courtesy Catriona Jeffries, Vancouver. ©

Geoffrey Farmer, The Surgeon and The Photographer, 2009
Paper, textile, wood, metal, 365 figures, each approximately 18 x 5 x 5 in. (45 x 13 x 13 cm).
Collection of the Vancouver Art Gallery. Photo: SITE Photography. Courtesy Catriona Jeffries, Vancouver. ©

 

13/09/2023