the-aesthetics-of-being-disappeared-2019_screenshot

THE AESTHETICS OF BEING DISAPPEARED | WEDNESDAY KIM

The Aesthetics of Being Disappeared, installazione video di Wednesday Kim, si presenta all’osservatore come un viaggio  nell’inconscio digitale dell’artista in cui in modo randomico e anarchico si presentano riflessioni, immagini ed emozioni. Il video si apre con la riproduzione digitale del volto dell’artista, senza capelli ne sopracciglia, che ruota in un cerchio infinito a bocca aperta e producendo un rumore fastidioso e disturbante. Da dove arriva questo suono? Quale organismo lo produce? 

It is tangled

Questa è la risposta che riceviamo dalla serie di sottotitoli che scorrono uno dopo l’altro per accompagnare i personaggi e gli ambienti digitali che l’artista ha ricreato digitalmente all’interno dell’opera video. Ed effettivamente tutto sembra indissolubilmente aggrovigliato e complesso. Le immagini si susseguono come in un vortice fuori controllo: Wednesday Kim attraverso questi spazi digitali ci trasporta direttamente all’interno del suo pensiero in cui i nessi tra emozioni, considerazioni, riflessioni e analisi sono saltati e tutto si presenta nel suo essere e nel suo sentire. Il mondo dell’artista è popolato da creature umanoidi con arti o organi mancanti, margherite dalla forma umana (forse l’alter ego dell’artista stessa), strani liquami fluorescenti e boschi tropicali impossibili. Ecco un’interruzione: la schermata di google traduttore, riprodotta da diversi device, inizia a lavorare, quasi si riesce ad immaginare l’artista digitare i tasti e comporre le diverse frasi. 

Queste frasi in coreano, essendo l’artista originaria della Corea, si susseguono nel mentre vengono composte e contemporaneamente tradotte dal software: il nostro sguardo cerca di seguire il filo logico delle frasi immesse mentre le parole vengono rapidamente cancellate e sostituite creando un flusso di pensieri in continua trasformazione di cui è difficile tenere traccia ma da cui traspare l’emotività dell’artista.

That… // Lack of confidence in social life // Confidence in social life… // Its familiarity //  Media… // the true nature of media // Compared to reality // because there are so many elements that require interaction

Ad interrompere questo stream of consciusness è il volto dell’artista che ritorna dichiarando la radice del problema: può la dimensione virtuale convertire l’imbarazzo in fiducia? Di nuovo le immagini crollano mostrando un susseguirsi schizofrenico di personaggi e parole. 

Wednesday Kim con quest’opera mette al centro la difficoltà di interagire tra il mondo reale e il mondo virtuale: quanto, gli spazi che abitiamo, possono considerarsi tane o trappole? Quale il ponte da costruire tra queste due dimensioni? Ma soprattutto come relazionare la nostra psiche e i nostri sentimenti in questi contesti? The Aesthetics of Being Disappeared, nella sua frenesia ma anche eterogeneità di elementi che vengono portati a galla, risulta lo specchio perfetto di una condizione comune: la difficoltà di trovare un orientamento e delle sicurezze in un mondo che si è fatto soglia, in cui il passaggio da una dimensione reale ad una virtuale è ormai così immediato che a fatica se ne percepiscono le conseguenze. Il fiore umanoide è adesso su un letto di ospedale e ha bisogno di cure, ma quali sono queste cure? Wednesday Kim invita a indagare il digitale in ogni sua accezione. 

 

Wednesday Kim
The Aesthetics of Being Disappeared, 2020
Multiple video installation, 2 channels
© courtesy the Artist

 

08/03/2023

 

Wednesday Kim, The aesthetics of being Disappeared, 2022 installation view, Marina Bay Sands, Singapore © Courtesy the artist

Wednesday Kim, The aesthetics of being Disappeared, 2022 installation view, Marina Bay Sands, Singapore © Courtesy the artist