# SPECCHIO: OPENINGS!!! | PETRA SZEMÁN
Se in alcuni casi il concetto di specchio indica pratiche di specchiamento del sé attraverso cui riflettere sulle possibili iterazioni del corpo tra reale e digitale, è possibile rintracciare ulteriori modalità interpretative che individuano nella qualità riflettente delle superfici specchianti punti di fuga che si aprono su piani percettivi simultanei. In questo complesso sistema, si innesta la ricerca visiva dell’artista ungherese Petra Szemán che, con la sua ultima opera d’animazione video Openings!!! (2022) esamina gli spazi interstiziali tra diversi piani mediali: le foto che ritraggono le città e i paesaggi giapponesi, estratti provenienti da anime, animazioni realizzate dall’artista in After Effects, clip di gioco prese da The Elder Scrolls V: Skyrim (Bethesda Game Studio, 2011).
Petra Szemán continua questa sua ricerca attraverso l’avatar Yourself – la versione digitale dell’artista -, già protagonista della narrazione epica in quattro episodi intitolata Monomyth: gaiden (2018-2020), in cui analizza le discrepanze che nascono all’intersezione tra schermo e individuo “in una realtà elusiva e multilivello” (Széman, 2018). Openings!!! è ambientato in uno dei luoghi più ricorrenti degli anime giapponesi, il treno e le stazioni ferroviarie, ma vi si sovrappongono anche altri tipi di media, come le schermate di caricamento tipiche dei videogiochi (loading screens) e gli intro degli anime, per costruire una narrazione visiva basata sulla sulla mescolanza di piani narrativi diversi. L’artista utilizza questi non luoghi, momenti intermedi in cui il tempo sembra essere sospeso e in cui ci troviamo a navigare nello spazio digitale finchè non facciamo ritorno nel flusso del normale scorrere degli eventi, per rappresentare visivamente ciò che accade «tra il sistema percettivo umano e il suo ambiente mediale» (Levitt, 2018)
Come afferma l’artista, “il video segue Yourself, protagonista dell’opera, mentre viaggia su treni locali attraverso paesaggi intermedi. Da questo punto di vista cinetico, concepito e disegnato in modo unico, si susseguono frammenti di mondi diversi, segnalando rotture percettive che apparentemente costringono la soggettività ad uscire da se stessa, e a intrecciare nuove e strane relazioni di interdipendenza e di inebriamento con l’immagine in movimento”. L’intersezione tra le scene di apertura degli anime, il treno come forma di attraversamento, e i loading screens dei videogiochi, prolungano quei momenti di intermezzo, frangenti liminali che hanno una breve durata in tempo reale ma che allo stesso tempo permettono di indugiare tra gli spazi interstiziali di diverse dimensioni temporali. In Openings!!!, Petra Szemán riflette sul concetto di animatic interval, individuato dall’artista come “una rete di prospettive multiple che coesistono e capaci di creare compresenze simultanee”, livelli di temporalità sovrapposti ma che si svolgono nello stesso istante. L’artista riesce ad accedere a questi gap temporali attraverso la versione animata di se stessa e, tramite il suo corpo digitale, naviga le svariate temporalità che giornalmente ci troviamo ad esperire.
Petra Szemán
Openings!!!, 2022
Digital Video (colore e suono), 00:18:00, 2022
© Photo: Petra Szemán, courtesy the artist
09/11/2022