spaventapasseri

SPAVENTAPASSERI | RICCARDO BARUZZI

L’estetica che contraddistingue i lavori di Riccardo Baruzzi (Lugo, 1976) trae ispirazione dal suo vissuto e da una personale, nonché ben definita, visione della realtà circostante, che l’artista stesso definisce ‘Valle’.
Il paesaggio della ‘Valle’ indagata da Baruzzi è fatto di segni, di suoni, di oggetti trovati in posti inaspettati. La sua ricerca artistica rifiuta la perfezione, concentrandosi invece sulle imprecisioni, anche quelle minime, conferendo loro un valore non convenzionale.

Spaventapasseri è una serie di installazioni realizzate tra il 2022 e il 2023, strutture con la base in ferro che prendono ispirazione dagli strumenti utilizzati dai contadini nei campi coltivati per tenere lontani gli animali selvatici. Degli oggetti, dunque, che però tendono a sembrare esseri viventi. Questa loro natura mutevole caratterizza il lavoro di Baruzzi con una stratificazione di significato che non si ferma a un primo livello di lettura, ma scende più in profondità: gli Spaventapasseri hanno mani di bronzo e legno di olmo fusi insieme, e maschere di terracotta con protuberanze animali; sono creature in piena mutazione genetica, che devono ancora definire la propria identità.
Inoltre, ogni Spaventapasseri è unico, ha la propria maschera, il proprio abito colorato e giace con una postura diversa rispetto agli altri.

Queste opere fanno convergere in loro – e quindi convivere in una stessa entità – le diverse categorie con le quali viene classificata la società contemporanea: l’essere umano, l’animale, la vegetazione, l’oggetto inanimato. Fungendo da punto di incontro, gli Spaventapasseri diventano anche spunto di riflessione per interrogarsi su come la realtà stia mutando forma giorno dopo giorno, su come adattarsi a questo cambiamento e su come sia possibile trovare una forma di convivenza che permetta l’esistenza di ogni essere, vivente o inanimato.

 

Riccardo Baruzzi
Spaventapasseri, 2023
Terracotta, fusioni in ferro e bronzo, tessuto sintetico, 120 × 120 × 70 cm
Installation view presso Galerie Mark Müller, Zurigo, CH
Courtesy l’artista

08/01/25