Serialmirrors | Elena Pizzato
Serialmirrors (2020) di Elena Pizzato è un serie di nove specchi in cui la superficie riflettente è ricoperta da pelliccia, tessuto damascato, borchie, cuoio. Ognuna di queste istallazioni porta il nome di una donna che nel corso dei secoli è stata accusata di omicidio, spesso efferato, e che la cui storia ha dato vita a leggende oscure. L’unico specchio che non è associato a una donna realmente esistita è quello dedicato a Beatrix Kiddo, assassina di professione della saga Kill Bill di Quentin Tarantino. In questo caso, Madame Popova o Alexe Popova è una donna vissuta in Russia tra ‘800 e ‘900 nota come “la vendicatrice delle mogli” o “la giustiziera delle donne” poichè aiutò circa 300 donne ad avvelenare i loro mariti violenti.
Le donne di Pizzato sono affascinanti, seducenti, la loro personalità complessa non si accontenta di ricoprire il ruolo di genere tradizionale a viene loro assegnato: la scelta dello specchio come oggetto rappresentativo è inoltre legato alla sua funzione di feticcio e al fascino perturbante che esercita su chi lo osserva così come affascinante e inquietante è la storia che esso racconta. A differenza di un normale specchio però, quelli di Pizzato non riflettono l’immagine di chi li osserva, ma la loro funzione si risolve nel catalizzare l’attenzione sulla donna da cui questo prende il nome e dalla sua storia di ribellione.
Lo specchio quindi funge da punto di contatto tra narrazioni reali e fittizie che Pizzato cuce insieme per raccontare storie di donne che non accettano di lasciarsi definire dalle convenzioni, a qualsiasi prezzo.
Elena Pizzato, MADAME POPOVA (da Serialmirrors), tecnica mista su specchiera antica d’ottone, 2020
courtesy the artist
01/10/2021