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SAPPER | BHARAT SIKKA

Eye Massager è la scritta riportata sul visore indossato dal soggetto rappresentato da Bharat Sikka: il ritratto, che si inserisce nella serie Sapper (2019), mostra il padre dell’artista in un momento di riposo e fragilità. Questa fotografia sembra possedere diversi indizi che portano l’osservatore alla ricostruzione di un personaggio e della relazione che intercorre tra l’artista e suo padre. Lo strano massaggiatore per gli occhi, la maglietta un po’ lisa che ricade morbidamente sulle spalle, le rughe che caratterizzano la pelle, i baffi curati: questi sono tutti gli elementi che l’artista ci offre per ricomporre le caratteristiche fisiche e psicologiche del protagonista e della relazione che intercorre con l’autore.

Il padre dell’artista, ingegnere dell’esercito indiano, per molti anni è stato lontano da casa a causa del suo lavoro, ciò ha creato nel tempo una distanza tra lui e il figlio. Con Sapper Sikka ricerca un contatto, l’assottigliarsi di quella distanza: con un gesto intimo si inserisce quasi in ogni dettaglio della vita e della quotidianità del padre per poterlo riscoprire non più nella relazione tra adulto e bambino, ma in un rapporto tra pari, tra due adulti che comunicano allo stesso modo. E allora quest’immagine ci consente di entrare nella routine più intima di una persona, immaginare o intuire quali sono le sue abitudini e sentirci anche noi come spettatori più vicini e partecipi della loro storia e del loro legame.

La sensazione di trovarsi di fronte ad un enigma è suggerita e voluta: gli occhi celati del padre da questo strano strumento riesce però a creare una nuova visione in cui il padre e l’artista trovano un modo per sanare una relazione che durante gli anni si stava perdendo. La fotografia e lo sguardo diventano gli strumenti per colmare le lacune e le mancanze collezionate durante gli anni. L’immagine diventa allora un momento di tregua, di riposo in cui l’artista riscopre la persona che riveste il ruolo di padre mettendola a nudo e mostrandone i più autentici e intimi aspetti. Sapper è il ponte che collega epoche diverse, che fa si che il bambino, ora adulto, possa riavvicinarsi al padre, riscoprire le sue fragilità e condividerle insieme a lui all’interno di un’immagine in cui non esiste più soggetto ritratto e soggetto che ritrae ma due specchi che riflettono un’immagine simile.

 

Bharat Sikka
Sapper 19, 2019, PhotoRag 308 paper with wooden frame
© Courtesy of the artist and Nature Morte

24/05/2022