REVOLVER | SYLVIE FLEURY
Turn Me On Please, no more of that kind of stuff è il titolo della personale di Sylvie Fleury presso la Pinacoteca Agnelli: Revolver, opera del 2009, si iscrive perfettamente nella visione ironica e allusiva della mostra che l’artista propone, come slogan e come provocazione. Una pistola, posta su un basamento museale, un reperto archeologico o forse un oggetto recuperato sulla scena del crimine, viene trasformato in un ruggente e aggressivo asciuga capelli: due stereotipi agli antipodi, l’uomo pistolero e la donna pin up. L’elettrodomestico diventa arma, lo stereotipo si rivolta contro se stesso e mostra una presa di posizione contro il potere patriarcale.
La pistola d’oro con le decorazioni che rimandano alle ambientazioni tipiche dei film western in cui la figura femminile è praticamente del tutto assente, diventa la nuova arma in mano ad ogni donna: la decontestualizzazione e la sua trasformazione in elettrodomestico (sottile allusione che l’artista fa alle dinamiche di mercato all’interno del mondo dell’arte) lo rende un oggetto quotidiano, simbolo di un’acquisizione di potere che può essere e deve essere esercitato in qualsiasi momento. Sylvie Fleury, muovendosi sempre tra diversi generi quali la pop art, il minimalismo e il ready made, non si riconosce pienamente in un unico filone ma gioca piuttosto a mischiare i piani e le definizioni per costruire una critica agli stereotipi di genere. La scultura diventa una scherzosa ma meditata critica a noiosi schemi mentali che hanno popolato la cultura di massa e che ancora mantengono un forte radicamento nel pensiero collettivo. L’artista, giocando con i limiti della storia dell’arte e degli atteggiamenti standardizzati della nostra società, offre un’immagine seducente e radicale: l’arma è la quotidianità, il discrimine è lo sguardo con cui si osserva.
Bang Bang, he shot me down
Bang Bang, I hit the ground
Bang Bang, that awful sound
Bang Bang, my baby shot me down”[1]
Nancy Sinatra cantava Bang Bang nel 1966, Sylvia Fleury con Revolver sembra dare la possibilità di rigirare i versi con il suo design letale: l’arma perde la sua eredità prettamente maschile per trasformarsi in un oggetto dialettico con una nuova carica eversiva. Bang Bang, “I shot you down. Bang bang, you hit the ground”, potrebbe ora cantare Nancy Sinatra.
Revolver è in mostra all’interno della personale di Sylvie Fleury Turn Me On Please, no more of that kind of stuffpresso la Pinacoteca Agnelli Torino fino al 15 gennaio 2023.
Sylvie Fleury
Revolver, 2009
Turn Me On Please, no more of that kind of stuff, credit Installation view Pinacoteca Agnelli Torino, Courtesy Almine Rech Gallery Brussels
[1] Bang Bang (My Baby Shot me Down), Nancy Sinatra, 1966
02/11/2022