PIZZA (02) | ARTHUR GOLYAKOV
Pizza (02) di Arthur Golyakov appartiene a quella categoria di opere che si lascia scoprire man mano che ci si avvicina fisicamente, un crescendo, una attrazione che man mano si concretizza in una lenta e inesorabile riflessione sul consumismo e sullo spreco dei beni essenziali, stimolata dall’uso, indiscutibilmente efficace di uno tra gli stereotipi dei peccati di gola: la pizza.
Un classico cartone della pizza è appoggiato, aperto, a ridosso della parete esterna di un edificio urbano, ricoperta da strati di pittura di graffiti. Il cartone è visibilmente pieno e il contenuto sembra integro, stimolando, tra curiosità e sorpresa, una sensazione di fame, come naturale reazione fisiologica nell’osservatore. Ad uno sguardo ravvicinato risulta però evidente l’inganno, il fraintendimento perseguito, cercato e voluto: quella che appariva come una invitante e irresistibile pizza si rivela coperta da uno strato di vernice, che la rende inaccessibile.
Ma ancora di più della vernice è la reale natura del suo impasto: non farina acqua lievito ma un banale e sintetico poliestere impiegato per simulare base e condimento.
L’opera di Golyakov è talmente realistica che riesce efficacemente nel suo intento di provocare lo spettatore e stimolare una riflessione sul consumo e lo spreco di cibo, tra le degenerazioni del capitalismo contemporaneo. Il cartone è abbandonato, tra avanzo e rifiuto, come spesso capita realmente di trovare e di vedere: quell’edificio e quel muro potrebbero essere di una qualsiasi città occidentale, quel cartone un elemento simbolico di degrado nel suo essere rifiuto, abbandonato.
Promessa di felicità, soddisfazione di un bisogno, fame e cibo non come sopravvivenza ma come edonismo.
Pizza (02) come riferito dal numero contenuto nel titolo allude a una ‘prima’ versione dello stesso lavoro, allo stesso tempo dichiarandone l’assenza. Seriale nella sua produzione, Golyakov racconta in questo modo mediato le fasi – tentativi ed errori – che portano alla realizzazione del lavoro finito, un processo in realtà sempre in divenire, che muta a seconda dei contesti.
Pizza (02) è stata esposta nei pressi di un edificio ufficialmente abbandonato scelto dal collettivo PLAGUE come teatro di una mostra collettiva, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dello stesso Golyakov.
Arthur Golyakov
Pizza (02), 2022
Extruded polystyrene foam (XPS), acrylic, spray paint, cardboard, reinforced tape, variable dimension.
Installation view at “Credit History”, off-site show curated by PLAGUE, as part of the exhibition “Dirty Laundry” curated by Torre Alain, Gözde Filinta and Marian Luft. Photo by Lina Venmer. Courtesy the artist.
23/09/2023