performance

PERFORMANCE | GABRIELA LÖFFEL

Che cosa ci suggerisce la parola ‘performance’ in un contesto artistico? Senza dubbio rimanda all’azione, a un evento che accade, a una relazione se non di persone/performer che praticano, quantomeno a una tra performer e spettatore. Il contesto può essere a sfondo ludico–divertire, di intrattenimento–coinvolgere, provocatorio–scioccare, politico–agire.
Che cosa ha in comune la parola ‘performance’ se usata in ambiente lavorativo, professionale? Più che a una relazione, a un risultato misurabile e valutabile.

La Performance di Gabriela Löffel gioca esattamente su questa pluralità di significati, o meglio di ambiguità. Il set è una sala conferenze, vuota e anonima, scarsamente illuminata; protagonisti sul palco, di fronte a una platea completamente inesistente, un uomo e una donna, in abiti professionali, il contesto è chiaramente lavorativo. La donna suggerisce all’uomo posizioni sul palco, dove direzionare lo sguardo, che tono della voce usare, come muoversi, la gestualità, la mimica facciale…
Löffel ha utilizzato come base la registrazione audio di una conferenza di presentazione delle attività di una società di homeland security (sicurezza nazionale), un settore d’impresa che dal 2001 ha conosciuto una costante crescita, sia in termini di diffusione, che di posizionamento politico e, ovviamente, di profitto.
La registrazione, e di conseguenza la messa in scena del video di Löffel, per l’oggetto e il tema della conversazione, riferisce ad argomenti politici ed economici. Allo stesso tempo, è però una efficace analisi di strumenti retorici e dell’uso del linguaggio, per la natura stessa del discorso, quello tra una speech coach e uno speaker. Una camera frontale riprende tutto il dialogo, le luci sono basse, la scelta di una sala di un centro congressi per mettere in scena il dialogo ha una valenza sia estetica che simbolica. Il tono asettico, distaccato, l’assenza di un vero e proprio destinatario del discorso, l’insistere su migliorare e ottimizzare tecniche di public speaking rende ancora più forte il contrasto tra i setting e il contenuto. Il risvolto cinicamente economico e di profitto di un bene tanto intangibile e non misurabile, quanto essenziale e prezioso, come il sentimento di sicurezza.

 

Performance è incluso nella mostra VERTIGO, a cura di Urs Stahel, allestita al MAST, Bologna, fino al 14 luglio 2024.

 

Gabriela Löffel
Performance, 2017-2018
Film still, 25 min
© Gabriela Löffel
Speech Coach: Amy Carroll; Speaker: Rudi van der Merwe; Camera: Erika Irmler and Cristiano Fernandes; Sound engineer: Imad Fahs; Sound mixing: Eleonora Polato.

22/06/24