ONE FOR ME AND ONE FOR MY FRIEND | GENESIS BELANGER
Su una tavola dai toni delicati ma scuri si presentano una serie di vasi e bottiglie accompagnate da fiori, dolci, fiammiferi usati e una sogliola. One for Me and One for My Friend, scultura realizzata da Genesis Belanger, si presenta allo spettatore come surreale visione di un cartone animato o di una realtà che si astrae dalla nostra normale percezione del quotidiano. combinando diversi materiali l’artista crea una composizione di oggetti che apparentemente non centrano nulla tra loro e che sembrano stare insieme grazie a dei nessi sconnessi: in una bottiglia vuota un fiore modellato con linee morbide e tondeggianti, alla sua destra una scatoletta per dei medicinali e ancora più a destra un vaso non contiene un fiore ma un würstel, sempre lo stesso vaso è decorato da una ciambella americana arricchita da canditi e glassa rosa. Poco più avanti sul tavolo da due dolcetti vaporosi escono delle salsicce blu, al loro fianco un fiammifero bruciato. La composizione gioca con una serie di simbologie e rimandi vicini alla cultura americana che l’artista utilizza anche per creare un risveglio emotivo degli oggetti in chiave ironica e divertente: ogni oggetto quotidiano grazie a questi nuovi inaspettati accostamenti è come animato da un nuova vita e non ci stupirebbe se da un momento all’altro iniziasse ad interloquire con lo spettatore.
Queste sculture dai toni pastello portano con sé dei riferimenti molto chiari: istintivamente la ciambella fa pensare ai Simpson e anche la stilizzazione dei diversi elementi riporta il pensiero vero il mondo animato di Matt Groening, forse sotto il tavolo si nasconde Bart pronto a fare uno dei suoi scherzi. Genesis Belanger si rifà però in modo anche molto dichiarato anche al vocabolario visivo degli anni Cinquanta soprattutto nella scelta dei soggetti: tartare di maionese e piatti tristi, posizionate sopra a tovaglie a quadri. Il mondo surreale e grottesco che l’artista costruisce in queste installazioni stupisce per la vicinanza, data dai soggetti estremamente quotidiani, ma anche per il senso di imbarazzo che generano dell’osservatore: i sottili accenni sessuali (la ciambella attraversata dal würstel) e i macabri risvolti della cultura americana (i medicinali disposti sul tavolo del pranzo) si nascondono dentro alla morbidezza delle linee per dispiegare un quadro molto più psicologicamente complesso di quanto appare. Proprio come le battute dei personaggi dei Simpson, anche le opere di Belanger divertono ma con l’interno di soffermarsi sulle fragilità dell’uomo: facendo uscire dalla confort zone l’osservatore grazie ad un riferimento fallico o ad un cenno alla dipendenza ai farmaci, i valori culturali della nostra epoca vengono affrontati con un nuovo spirito.
La cena imbastita da Belanger sembra essere una cena in cui per la prima volta presenti alla tua famiglia il tuo compagno/a e prontamente ogni tuo parente è in grado di metterti in profondo imbarazzo, portandoti a ricercare delle scuse, o delle vie di uscita per poter giustificare determinate circostanze o atteggiamenti. One for Me and One for My Friend è un’opera corale in cui sogni, frustrazioni, divagazioni si mischiano per invitare a cena il pensiero e, tra una risata e l’altra, accettare con amarezza e cinismo le zone oscure della nostra cultura.
Genesis Belanger
One for Me and One for My Friend
Stoneware, porcelain, cotton covered plywood, powder coated steel
122 x 109 x 109 cm | 48 x 43 x 43 inch
Courtesy of the artist and François Ghebaly Gallery, Photo Pauline Shapiro
08/04/2023