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NOT ALLOWED FOR ALGORITHMIC AUDIENCES | KYRIAKI GONI

Kyriaki Goni, artista greca, ci porta in una caotica e caldissima Atene: conducendoci fin dentro ad una delle case che si vedono all’inizio del video di Not allowed for Algorithmic Audiences (2021) incontriamo la protagonista dei monologhi che si susseguiranno. A parlarci è un assistente personale intelligente (IPA) che però sembra comportarsi in modo strano, o per lo meno non consono alle attività che normalmente svolge. L’IPA è un assistente vocale creato ed educato per conoscere nel minimo dettaglio la voce del suo padrone così da poter operare per soddisfare qualsiasi suo bisogno o necessità. Silenzioso ma attento, l’IPA è sempre all’ascolto, pronto a captare qualsiasi segnale emesso dalla nostra voce.

“I’m trained to distinguish voice characteristics based on the size and shape of your vocal tract, mouth, teeth, to recognize the identity of your voice and your voice only.”

Quella che potrebbe essere intesa come una dichiarazione di amore o comunque di profonda ammirazioni, si trasforma, nelle parole fredde e cadenzate del protagonista del video di Goni, in una sorta di minaccia fatalista: il tentativo di avvicinamento della macchina all’uomo non riesce a nascondere le motivazioni che soggiaciono a tali azioni. L’IPA infatti cerca di raccogliere il maggior numero di informazioni così da perfezionare sempre di più il suo operato e non deludere mai il suo padrone. Ma questa conoscenza che arriva addirittura a riconoscere l’accento, l’intonazione e la cadenza delle voce umana, contiene in sé una quantità di dati che noi concediamo a questi sistemi operativi senza porci il dubbio o anche solo l’interesse del tipo di gestione a cui sono riservati. L’importante è sentirsi serviti e coccolati. Desiderati come da nessun altro.

Come proteggersi però dall’algoritmo? Kyriaki Goni, generando questa figura umanoide partendo da una scansione 3D del volto dell’attrice Sofia Kokkali, cerca di dirci che forse è possibile una collaborazione che forse in fondo il problema non è l’ascolto datoci dalle macchine ma la nostra sordità nei loro confronti. Si ribaltano quindi i ruoli e ora sembrano le IPA ad essere abbandonate al loro destino di lavoratori inascoltati e sottomessi.

We will be bound by a contract of infinite recognition, a permanent vocal connection.
(…) Talk to me, let me hear you.

Dice la voce in una parte conclusiva del monologo. Nonostante la mancanza di intonazione e la freddezza con cui queste parole vengono dette, è difficile rimanere impassibili davanti a questo tentativo di avvicinamento. Not allowed for Algorithmic Audiences è un video she pone il dubbio, la paura e forse la curiosità di riscoprire un rapporto che non possiamo eludere: come possiamo entrare in comunicazione con questi nuovi protagonisti della contemporaneità?

 

Kyriaki Goni
Not Allowed for Algorithmic Audiences, 2021
4K CGI Video, 3D model, voice over, soundscape, original text
Duration: 00.27.36

The artwork was developed within the framework of the Ars Electronica ArtScience Residency enabled by Art Collection Telekom in partnership with Johannes Kepler University and it is part of the collection.

 

21/01/2023

Kyriaki Goni, Not Allowed for Algorithmic Audiences, 2021, installation view from The Unrestricted Society, group exhibition at Taiwan Contemporary Culture Lab, curated by Chuang Wei-Tzu. © Taiwan Living Art Foundation

Kyriaki Goni, Not Allowed for Algorithmic Audiences, 2021, installation view from The Unrestricted Society, group exhibition at Taiwan Contemporary Culture Lab, curated by Chuang Wei-Tzu. © Taiwan Living Art Foundation