Mimed Sculptures – Davide Balula
Alcuni guanti fucsia catturano l’attenzione degli spettatori intorno a sette basamenti vuoti, senza nessuna scultura installata. I guanti sono indossati da un team di performers che iniziano a descrivere delle forme con accuratezza e precisione, permettendoci così di percepire un’immagine specifica: una scultura che già ci appartiene nella memoria e che pian piano comincia a riemergere.
Mimed Sculptures è un lavoro d’interazione tra il gesto del corpo e la percezione virtuale di una forma, evidenziando l’importanza del passaggio di input al fine di raggiungere una somma di informazioni sufficiente, per completare sette sculture iconiche di Louise Bourgeois, Alberto Giacometti, Eva Hesse, Tony Smith, Barbara Hepworth, David Smith e Henry Moore. Rimasi colpita dall’attenzione dei gesti attorno al Le-nez di Alberto Giacometti: per riuscire a trasmettere correttamente il volume e la tattilità di quel naso era necessario plasmare nuovamente la materia. Quel bronzo sembrava nuovamente vitale e fluido, a disposizione per essere manipolato e scolpito in un’immagine mentale, fino alla delicatezza del tocco finale sulla punta del naso che in molti, senza essere visti, avremmo voluto provare a fare.
Lia Ronchi
Davide Balula, Mimed Sculptures, ArtBasel, 2016.
© Davide Balula 2016