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MEMENTO | ALAIN URRUTIA

Il lavoro di Alain Urrutia (Bilbao, 1981) si presenta come una sorta di atlante, un mosaico composto da tante piccole opere raccolte insieme in un’unica installazione, che assume di volta in volta caratteristiche diverse a seconda dello spazio espositivo. Memento vuole essere uno studio sulla ‘costruzione’ della memoria attraverso frammenti di immagini, alcune collezionate, altre dipinte dall’artista stesso.

I soggetti rappresentati sono vari ed eterogenei, la casualità sembra quasi essere il criterio di selezione. Ma proprio questa diversità dà la possibilità di creare narrazioni che cambiano e generano storie diverse a seconda del percorso visivo che l’occhio dello spettatore intraprende.
Un occhio, appunto, è il soggetto raffigurato in un elemento del mosaico, sicuramente uno di quelli capaci di attirare maggiormente l’attenzione. Si passa poi a una piuma, un passero, un naso e una bocca, la Gioconda, volti, profili, paesaggi, scacchi. Le figure di oggetti appartenenti all’immaginario collettivo vengono mescolate con ricordi, elementi che appartengono a una dimensione di vita privata.
Le immagini sono caratterizzate da colori spenti e vengono preferite tinte sul bianco e nero. Vengono tutte presentate in cornici dorate, tonde oppure ovali: piccoli oblò, finestrelle che mostrano ricordi, la forma scelta dall’artista per questo lavoro impreziosisce la singolarità di ogni elemento della composizione.
A giocare un ruolo decisivo in questo intreccio di narrazioni è un piccolo specchio, anch’esso incorniciato, inserito nell’allestimento: nel percorso l’immagine dello spettatore viene riflessa nello specchio e così inserita, seppure in modo transitorio, nel mosaico. Questo espediente fa sì che la persona riflessa entra a far parte dell’opera, attivando e perpetuando il processo di costruzione della memoria collettiva.

Memento si può definire come un’opera ‘viva’, un progetto che è tutt’ora in corso: ogni anno l’artista aggiunge un pezzo per tracciare nuove storie e mostrare lo scorrere del tempo. Si crea così una convergenza tra memoria collettiva e memoria individuale che punta in una direzione univoca: l’intento di Urrutia non si esaurisce nella semplice raccolta di materiale ma persegue un importante obiettivo finale che ci viene suggerito già nel titolo, ovvero quello del ricordare.

 

Alain Urrutia
Memento, 2021 – in corso
Olio su lino, legno, specchio, lino e stampe vintage offset. Dimensioni site-specific. Installation view in occasione della mostra “Basque Artist Program 2015-19”, Museo Guggenheim Bilbao (luglio-settembre 2022).
© Alain Urrutia, courtesy l’artista.

Alain Urrutia, “Memento”, 2021 - ongoing Oil on linen, wood, mirror, linen, and vintage offset prints. Site-specific dimensions. Installation view at “Basque Artist Program 2015-19”, Guggenheim Museum Bilbao (July-September 2022). © Alain Urrutia, courtesy the artist.

Alain Urrutia, “Memento”, 2021 – ongoing
Oil on linen, wood, mirror, linen, and vintage offset prints. Site-specific dimensions.
Installation view at “Basque Artist Program 2015-19”, Guggenheim Museum Bilbao (July-September 2022).
© Alain Urrutia, courtesy the artist.

 

13/12/2023