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LE ROMAN DE LA ROSE | ASMA

Asma, il duo di artisti formato da Matias Armendaris (Ecuador) e Hanya Belià (Messico), rifacendosi alla cultura medioevale, sia da un punto di vista visuale che tematico, e integrandola in un’attenta e precisa ricognizione del presente, crea dei lavori allegorici che si presentano all’osservatore come portali in grado di generare narrazioni in bilico tra la favola e la cronaca. Fantastica e avvincente è l’opera di Le Romand de le Rose (2022) in cui gli artisti, forse con un immedesimazione che scavalca la distanza temporale, riprendono il poema allegorico francese scritto nel 1230 e successivamente ampliato nel 1275 dai due autori Guillaume de Lorris e Jean de Meun. Il poema racconta il tentativo di un giovane cavaliere di giungere alla sua amata e durante questo tragitto attuare un riscatto sociale. Forse ad oggi, non è l’amore per un’amata a muovere il movimento di giovani artisti e lavoratori, ma sicuramente il desiderio di un miglioramento personale accomuna i destini dei protagonisti di queste avvincenti peripezie.

L’opera è installata all’interno di un finto box d’ufficio in cui tutto viene mutato, attraverso un uso della pittura e del disegno applicato alla strumentazione digitale, quali computer e stampanti. Nel caso di Il roman de la Rose, gli artisti decorano le tendine usata per difendere i propri schermi dal riflesso dei raggi solari, come muro su cui affrescare la scena pittoresca in cui un cavaliere nascosto dietro un albero cerca di cogliere una rosa, idealmente l’oggetto che gli permetterà di ottenere l’oggetto del suo desiderio. Il corteggiamento romantico viene gettato, silenziosamente, nel presente in cui la mano non tende più alla rosa, ma spasmodicamente digita i tasti di una tastiera. Non cambia però in questa azione il desiderio che ne soggiace: la lotta quotidiana del cavaliere diventa la battaglia, forse nel nostro presente a perdere, per l’ottenimento di un successo tanto indotto quando detestato ma imprescindibilmente ricercato  e agognato.

E all’ora si l’arte d’amare è costante e rimane un motore dell’azione umana, ma ASMA, saltando da una parentesi temporale ad un’altra ne mostra l’aspetto più avvilente. Quali sono i nostri castelli? Quali i dragoni da sconfiggere? Chiusi in un labirinto di pietra ci muoviamo come cavalieri senza rosa, con un desiderio che ci brucia senza però portarci una ninfa vitale. Le Roman de la Rose rimane però, nella sua esperienza metaforica, un portale in cui accedere, in cui ritrovare la rosa del nostro desiderio più intimo e nascosto. L’arte d’amare, racconta Asma l’impianto decorativo e narrativo applicato all’arredamento contemporaneo, forse esiste ancora, basta iniziare a guardare nei nostri schermi con uno sguardo diverso, basta mantenere viva la narrazione fantastica intrinseca nell’uomo. Che si aprono queste tende e finalmente forse troveremo la nostra amata.

Le Roman de la Rose, 2022
Resina epossidica, alluminio, binario tenda
205 x 142 x 5 cm
© Courtesy of the artists and Gaga Mexico City & Los Angeles

18/01/2023

Le Roman de la Rose, 2022 © Courtesy of the artists and Gaga Mexico City & Los Angeles

Le Roman de la Rose, 2022
© Courtesy of the artists and Gaga Mexico City & Los Angeles