KVAERNER SHIPYARD, ROSTOCK, WARNEMÜNDE, IX: DECEMBER 5 | VERA LUTTER
Uno scheletro non umano, questo è quanto il lavoro di Vera Lutter ci presenta, senza cautele e senza fronzoli per lo spettatore. La ricerca formale della fotografia è legata indissolubilmente allo sviluppo tecnologico, questa l’unica costante del mezzo. E Lutter abita questo dualismo, che prima ancora che a quella concettuale afferisce a una dimensione spaziale e temporale, fin dallo strumento utilizzato: una camera oscura immersiva, coperta da carta fotosensibile e un classico foro stenopeico. La traccia delle porzioni di paesaggio e architetture che si raccoglie sulla carta origina fotografie di grandi dimensioni, che Lutter registra, componendo dittici o trittici che restituiscono la monumentalità dei soggetti e del processo lasciando, nell’esposizione del negativo, emergere il sommerso.
Il topic dei mezzi di trasporto, persone o merci, è centrale per il suo lavoro. Fabbriche abbandonate, hangar o – come nel caso di Kvaerner Shipyard, Rostock, Warnemünde, IX: December 5 – cantieri navali sono il cuore di sistemi produttivi che hanno governato e governano la storia recente. Non è un lavoro passatista il suo, nemmeno di registrazione di luoghi destinati a scomparire. La scomparsa, il fantasma che Lutter rincorre e riesce a rappresentare, è la ricompensa dell’attesa, di un processo che può durare giorni in cui l’artista stessa agisce come osservatore e non soggetto attivo. È la luce, infatti, che agisce e detta i tempi, se troppo brevi ciò che si registra non è significativo, se si eccede si rischia di ‘bruciare’ tutto e quindi di fallire, che non è l’astrazione l’obiettivo, quanto il mostrare, una delle ossessioni fotografiche ricorrenti, ciò che ‘non si vede’.
Il ventre di una grande nave da crociera è quasi da manuale anatomico o rappresentazione di animali mitologici, che nella sua apparentemente lineare – ma in realtà stratificata – monumentalità ci sovrasta.
Kvaerner Shipyard, Rostock, Warnemünde, IX: December 5 di Vera Lutter è attualmente esposta presso Fondazione MAST, in occasione della mostra personale “SPECTACULAR. Un’esplorazione della luce”, a cura di Francesco Zanot, dal 11 ottobre 2024 al 6 gennaio 2025.
La mostra è accompagnata dal catalogo “Vera Lutter. Spectacular”, 2024, a cura di Francesco Zanot, pubblicato da Fondazione MAST (Bologna); progetto grafico a cura di Federico Barbon Studio.
Vera Lutter
Kvaerner Shipyard, Rostock, Warnemünde, IX: December 5, 2000
203 x 320 cm
Sam Trower, Princeton, NJ, USA
© Vera Lutter by SIAE 2024
20/11/24