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KAMCHATKA (NERO) | ANNA GALTAROSSA

Il lavoro di Anna Galtarossa (Verona, 1975) è concepito come una sorta di diario, di autoritratto da offrire allo spettatore, perseguendo la creazione di collegamenti e relazione tra esseri umani, bypassando le distanze sia spaziali che temporali.
L’artista ha recentemente scoperto nell’arazzo un intrigante, nonché calzante, mezzo di comunicazione e di dialogo, complice una eredità di famiglia: entrata in possesso di una vecchia villa storica di proprietà del nonno, Galtarossa ha pian piano cominciato ad abitarla, trasformandola pezzo per pezzo in un atelier a tutti gli effetti. L’arazzo, considerato sia arredamento che opera d’arte, diventa per Galtarossa anche un modo per comunicare con la villa stessa, ambiente a lei molto caro.

Kamchatka (nero) è un arazzo realizzato nel 2023. Raffigura alcuni elementi significativi presenti in una precedente installazione allestita da Galtarossa nel 2005, dal titolo Kamchatka, successivamente riproposta anche nel 2016.
Nell’arazzo vengono mostrati due grattacieli, in mezzo ai quali si trovano due figure – quella gialla e quella blu – che rispettivamente rappresentano una capretta mangiata da un leone.
Il paesaggio rappresenta l’unione tra l’immaginario dell’artista e la realtà stessa, mostrata ai nostri occhi in magnifiche e accattivanti tinte rosse, viola, blu e gialle.

La scelta di Galtarossa ricade sull’arazzo in quanto oggetto artistico che storicamente veniva usato per esaltare la scena raffigurata, sia che fosse un evento storico sia che fosse una scena sacra destinata ad essere appena in una chiesa.
Suona quasi come un’autocelebrazione, quando in realtà è più corretto definirla una reinterpretazione di linguaggio nel tentativo di dare nuova forma a quella che di fatto è la storia personale dell’artista.
L’arazzo di Galtarossa rappresenta il tentativo di lasciare una propria traccia impressa nel tempo, un tempo che scorre inesorabile e che, inevitabilmente, trasforma sia le persone che il loro linguaggio. Una mutazione naturale che colpisce ognuno di noi, presto o tardi, in un attimo oppure in un lento ma costante andamento.

 

Anna Galtarossa
Kamchatka (nero), 2023
Arazzo tessuto a mano, tecnica a pibiones, lana e cotone, 200 x 440 cm
Realizzato nel laboratorio M/U Mariantonia Urru dalla tessitrice Alessandra Piras, foto Matteo Danesin, courtesy Studio La Città e l’artista

Anna Galtarossa, Kamchatka (nero), 2023. Hand woven tapestry, pibiones technique, wool and cotton, 200 x 440 cm. Handmade at M/U Mariantonia Urru by Alessandra Piras, weaver, photo Matteo Danesin, courtesy Studio La Città and the artist.

Anna Galtarossa, Kamchatka (nero), 2023.
Hand woven tapestry, pibiones technique, wool and cotton, 200 x 440 cm.
Handmade at M/U Mariantonia Urru by Alessandra Piras, weaver, photo Matteo Danesin, courtesy Studio La Città and the artist.

 

19/06/24