HETEROTOPIA | KARINE LAVAL
Karine Laval (Parigi) è un’artista multidisciplinare di origini franco-americane. La sua pratica si declina in varie forme espressive, tra cui fotografia, video, proiezioni, arte pubblica e installazioni immersive, con l’obiettivo di sfidare la percezione ordinaria che abbiamo del mondo.
Le opere di Laval sono profondamente connesse con il mondo naturale, pur mantenendo sempre al loro interno una componente umana, spesso rappresentata da qualcosa che è stato costruito artificialmente.
L’esplorazione di Laval si concentra nello specifico sulla “natura urbana”, ovvero sulla vegetazione nata e cresciuta a stretto contatto con l’attività antropologica. In poche parole, i giardini urbani, sia quelli privati che quelli pubblici.
Heterotopia è una serie di immagini realizzate tra il 2014 e il 2019, che l’artista ha creato combinando tecniche analogiche e digitali. Il titolo della serie deriva da un termine coniato dal filosofo Michel Foucault, il quale definiva con la parola “heterotopia” gli “spazi dell’alterità”, ovvero quei luoghi che possono essere allo stesso tempo sia fisici che mentali, che racchiudono al loro interno vari siti diversamente componibili.
Ne è un esempio l’immagine riflessa in uno specchio, che rappresenta anche l’elemento chiave per la realizzazione del progetto di Laval: infatti, l’artista sperimenta posizionando questo oggetto nell’ambientazione prescelta; si crea così un gioco di riflessioni illusorie in cui le immagini si fondono e sovrappongono; queste vengono fotografate e in seguito modificate digitalmente, diventando infine l’opera, un paesaggio dall’aspetto allucinatorio che sembra allo stesso tempo famigliare e surreale.
Heterotopia #63 ci mostra una piccola porzione di quello che sembra un cortile: varie piante di cactus spuntano da un terreno fatto di brecciolino; la vegetazione si presenta in tre colorazioni diverse – rosso, blu e verde –, tinte vivaci e brillanti che non a caso corrispondono al modello cromatico digitale.
Laval sperimenta con luce, colore e percezione nell’intento di raggiungere una dimensione parallela, utilizzando l’astrazione come forma alternativa di rappresentazione della realtà.
La numerazione seriale delle opere che compongono Heterotopia suggerisce inoltre un approccio da catalogazione, come se Laval stesse documentando i luoghi e gli ambienti di un mondo surreale da lei scoperto, un’allucinazione da svelare e condividere con tutti.
Karine Laval
Heterotopia #63, 2017
Fotografia digitale
© Karine Laval, courtesy l’artista
18/01/25