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HANDS II | SARA CWYNAR

Hands II è un’opera dell’artista Sara Cwynar in cui è possibile rivedere gli elementi centrali della sua ricerca quali il processo di rielaborazione di immagini d’archivio e una costante messa in discussione del linguaggio fotografico nella sua eccezione tradizionale. La matrice originale del lavoro sono delle fotografie degli anni Settanta che l’artista ha trovato girando nelle strade di New York. Al centro di Hands II ci sono delle mani maschili che entrando nel campo di ripresa spostano o aprono una cassa di birre posizionata su quello che sembra essere un set fotografico di una pubblicità. Cwynar parte da queste fotografie in bianco e nero per iniziare un processo di ripetizione e stratificazione: sezionando e ricomponendo l’immagine le mani del soggetto diventano tre, i loro gesti vengono incorniciati da un forte intervento grafico in cui una linea rossa taglia l’immagine, alludendo ai processi di scomposizione e ricomposizioni utilizzati da Victor Burgin. A questo intervento ne segue un successivo: l’immagine in bianco e nero originale dopo essere stata tagliata, ripetuta e ricomposta viene nuovamente riscattata dall’artista utilizzando un processo analogico. Questo intervento, quasi un tromp-L’oeil fotografico, fa si che l’immagine metta in dubbio se stessa e il suo statuto di fotografia generando una nuova falsa enciclopedia in cui la documentazione storica si somma alla riflessione creativa dell’artista.

L’archivio e la documentazione lasciano spazio ad una rielaborazione in cui i conti non tornano più: le mani si sono moltiplicate, i piani non seguono più una prospettiva tradizionale e delle linee rosse tagliano di netto l’immagine. Lo sguardo dell’osservatore, sbigottito forse da questi molteplici interventi, si perde così nella gestualità del corpo umano, focus che Hands II condivide con altri lavori di Cwynar: proprio il gesto delle mani che sembra da una parte delicatamente spostare il prodotto e dall’altro quasi sembra invece volerlo schiacciare con violenza crea un senso di dubbio e mistero riguardo alla narrazione sottesa a questa immagine. L’utilizzo di questa immagine pubblicitaria degli anni ’70 e la sua successiva manipolazione permette all’artista di porre la riflessione sulle dinamiche capitalistiche di produzione e di consumo: la moltiplicazione e accumulazione degli oggetti merce e la loro rappresentazione nella nostra quotidianità erano già presenti, in forma germinale, decenni fa, ora si è spettatori di un’ulteriore rielaborazione di quei gesti a cui appartiene una sensualità ma anche un mistero che non è possibile risolvere.

Hands II, fotografia di grande formato e stampata su carta lucida, si impone davanti allo sguardo dell’osservatore e riversa su di lui le criticità che va a rappresentare: la fotografia non è più in grado di restituire una certezza ma piuttosto un’ulteriore approssimazione, un ennesimo tentativo di rappresentazione mancata a cui si somma una delicata velatura nostalgica di un passato a cui non possiamo avere accesso. Hands II riflette sull’immagine e sullo sguardo che fanno parte di una cultura passata e presente, scomponendo i piani temporali e i codici tradizionali di produzione e fruizione dell’immagine, proponendo un nuovo approccio alla visione e un’attenzione diversa nei confronti del nostro presente.

 

 

Sara Cwynar, Hands II, 2019, Courtesy of the artist and Cooper Cole, Toronto
09 marzo 2022