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FOUND OBJECT III | ANNA JERMOLAEWA

Found Object III è una fotografia realizzata da Anna Jermolaewa (San Pietroburgo, 1970) nel 2022. In quest’opera l’artista cattura con una certa ironia una scena surreale e malinconica in una campagna lituana. Al centro dell’immagine una tribuna improvvisata, composta da tre serie da cinque sedili bianchi l’una, tutti in plastica e disposti su una struttura metallica, posizionata nel mezzo di un campo di grano. Un fuori contesto totale che ci trasporta nel vuoto, a confrontarci con l’assurdo e con le aspettative deluse.

I sedili come destinazione d’uso appartengono alle tribune di uno stadio, un luogo dove ci si aspetterebbe di vedere un evento sportivo o uno spettacolo e appaiono qui fuori contesto, in forte contrasto con il paesaggio rurale che le circonda. Tutto intorno si può infatti osservare una scena campestre, con rimandi quasi classici nel colore dorato del grano che sembra estendersi a perdita d’occhio, sotto un malinconico e nuvoloso cielo grigio. La scena è deserta, nessuna figura umana o animale, nessuna azione, una assenza che amplifica il senso di solitudine, affidato all’abbandono delle sedie vuote.

Jermolaewa è nota per il suo impegno politico: nata a San Pietroburgo, l’artista ha vissuto la sua gioventù in un contesto totalitario e illiberale, che l’ha spinta a prendere attivamente parte ai movimenti politici e sociali della città. Tra gli anni 80 e 90, insieme al marito, ha contribuito per diversi mesi alla pubblicazione del settimanale illustrato Democratic Opposition, finché non sono dovuti scappare oltre confine perché accusati di propaganda antisovietica.

Con Found Object III, Jermolaewa sembra voler porre una domanda: cosa ci si aspetta di osservare da queste tribune, solitarie e fuori da ogni plausibile contesto?
La risposta è lasciata all’immaginazione dello spettatore. La disposizione delle sedie suggerisce un’attesa, un momento di sospensione, come se qualcosa stesse per accadere o fosse appena accaduto. Tuttavia, il campo di grano resta immobile e silenzioso…
Si potrebbe quasi considerare quest’opera come una metafora della condizione umana, spesso in bilico tra l’aspettativa e la realtà, tra il desiderio di partecipare e la consapevolezza di essere spettatori passivi della propria esistenza.
Le sedute non occupate, vuote, diventano quindi un invito a fermarsi e a considerare la propria posizione nel mondo. Chi guarda può solo immaginare cosa potrebbe essere stato o cosa potrebbe ancora avvenire, trasformando l’atto di osservare in un’esperienza introspettiva.

 

Anna Jermolaewa
Found Object III, 2022
Fotografia, 80 x 120 cm
© Anna Jermolaewa, courtesy l’artista

17/07/24