FOCUS BIENNALE: GODLESS | ROBERTAS NARKUS
Undaria pinnatifida è l’alga da cui ha inizio il progetto dell’artista lituano Robertas Narkus: lavorando sulla città di Venezia con l’intenzione di realizzare un progetto site specific, l’artista si è concentrato su questo vegetale che sta colonizzando non solo la laguna italiana ma anche le acque internazionali a causa della globalizzazione e dell’aumento delle temperature che ne favoriscono lo sviluppo e la riproduzione.
Narkus, dopo aver raccolto queste alghe e aver collaborato con scienziati e artisti arriva al concepimento di Gut Feeling, installazione e scultura sociale in cui confluiscono gli esiti delle diverse ricerche e la realizzazione di opere tra cui Godless (2022). La scultura bidimensionale, che sembra essere il logo della finta corporate creata e allestita dall’artista in un ex negozio nascosto a Campo de la Gate a Venezia, si mostra come sintesi visiva del processo e delle riflessioni che l’artista vuole indurre con il suo intervento. Il viso tondo e contento dal quale però emergono dei volti preoccupati e dubbiosi sono lo specchio perfetto dei sistemi produttivi che caratterizzano il nostro presente: l’incertezza e la messa in discussione vengono lasciati al pensiero, l’importante è mostrarsi convinti, in salute e soprattutto apparentemente interessati alla cura che riserviamo al nostro pianeta, nella scelta di uno stile di vita salutare basato su prodotti “biologici”.
E allora il faccione rosa continua a sorriderci, mentre intorno alla scultura si ammucchiano i residui della produzione, a tratti disgustosa, di questo prodotto che rientra nell’immaginario capitalistico contemporaneo. Godless, enigmatico e significativo titolo dell’opera, è allora un monito sussurrato: stiamo creando le nostre nuove icone, il nostro nuovo Olimpo sulla base di un sistema consumistico su cui non abbiamo nessun controllo e di cui ci sfugge anche qualsiasi tipo di informazione, un monte divino senza dei decorato con insegne neon e negozi splendenti. In stasi tra il desiderio di cambiare la realtà e la costante fascinazione destata dal progresso tecnologico e dalle strutture finanziare, l’opera di Roberta Narkus, vuole insediare il dubbio, importi come uno di quei volti verdi, che tra il disgusto e lo spavento, cerca di smuovere un pensiero critico quantomai necessario.
Robertas Narkus
Godless, 2022
80 x 90 cm
Parte di Gut Feeling, Padiglione Lituania
59a Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, Il latte dei sogni
© Photo: Roberto Avezzù, courtesy La Biennale di Venezia
12/11/2022