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FEMINIST FANS | ANDREA BOWERS

Trust women, Feminists are just women who don’t want to be treated like shit, resist to exist, hear me roar, women don’t owe you shit, gender is a universe and you are all stars.

Queste, come altre frasi, fanno parte dell’intervento realizzato dall’artista americana Andrea Bowers che si compone di un’installazione variabile in cui vengono disposti nello spazio 114 ventagli che l’artista ha dipinto e “costumizzato” con l’uso di vernice spray imprimendo una serie di slogan riferiti al contesto dell’identità di genere e dei diritti delle donne.

L’artista e attivista americana lavora da anni nel contesto dell’arte per battersi per la parità di genere e per il pieno riconoscimento dei diritti delle donne, schierandosi con le sue opere contro posizioni misogine, razziste e omofobe. Famminist Fans si iscrive nella sua pratica con un posizionamento molto puntuale ma che lascia anche spazio ad un atteggiamento ironico: le frasi che l’artista ha impresso sui ventagli sono degli slogan, quasi da negozio di souvenir di in una grande città, che nonostante l’apparenza pop, propongono riflessioni sulla condizione presente della donna e del suo ruolo all’interno della società. Dead men don’t grab pussy e altri messaggi più o meno colloquiali diventano lo strumento con cui ribaltare uno strumento, il ventaglio, connotato come esempio di leziosità femminile in un un’arma con cui combattere.

Non a caso il ventaglio nelle culture orientali è usato come arma da combattimento: Andrea Bowers fa sua questa tradizione e i suoi fans (il gioco di parole in inglese rimanda all’importanza di una collettività che contraddistingue i movimenti attivisti femministi, mantenendo lo sguardo ironico che contraddistingue la pratica dell’artista) si mostrano come autoaffermazione di un posizionamento politico chiaro e che senza timore recrimina la protezione di una condizione che ancora oggi presenta delle circostanze di estrema delicatezza.

Lo sguardo allora passa da un ventaglio all’altro, dal font tropicale con le palme accennate sullo sfondo, a un font più accattivante posizionato su fiamme: ricostruendo questa boutique di affermazioni il visitatore ne sente la protesta, sta poi a lui decidere se accoglierla, gettando un ponte tra l’esperienza artistica e l’impegno politico. Bowers, usando il lettering, l’installazione e l’uso inusuale degli oggetti quotidiani, sbalordisce per la sua puntualità e la forza del suo posizionamento. Feminist Fans colpisce, senza paura, come una lama.

 

Andrea Bowers
Feminist Fans (detail), 2018
Vernice spray su ventagli in tessuto
Dimensioni variabili; 114 ventagli
Courtesy of the artist and Kaufmann repetto Milan/New York © Photo: Andrea Rossetti
All’interno della mostra Furla Series – Andrea Bowers. Moving Space Without Asking Permission, 2022, promossa da Fondazione Furla e GAM – Galleria d’Arte Moderna Milano

03/12/2022