Esperimento di riappacificazione forzata con la specie – Federica Mutti
Un artista appena nato, all’inizio della sua carriera, spesso è pettirosso. Lo si avvista il più delle volte solo e fermo, intento a delimitare i confini del suo spazio di ricerca. La sua energia, così salda ed intransigente, gli sfavilla intorno deviando il flusso del pulviscolo: sembra quasi che il pigmento rosso del suo petto cominci a sgretolarsi, polverizzandosi in sbuffi vermiglio-dorati. Solitamente l’Artista Pettirosso mette in atto una pratica territoriale vera e propria e lo fa cantando fragorosamente, così come viene riportato dalle scrupolose osservazioni dell’artista.
Cosa potrebbe accadere se questa tipologia di esemplari venisse riunita in un unico spazio? L’artista è riuscita ad eseguire il primo esercizio di Riappacificazione forzata della specie in cui su un foglio di carta, uno ad uno, i vari esemplari sono entrati in contatto in uno spazio comune. Saranno riusciti i giovani artisti pettirossi a trovare un equilibrio nel loro insistente bisogno di delimitazione e difesa? Sarà stato possibile per loro mettere le fondamenta per costituire un clima culturale mite e fecondo, basato sull’interazione e la costruzione di una visione collettiva del futuro? Io, profondamente, spero di sì.
Lia Ronchi
Cover image: Federica Mutti, Esperimento di riappacificazione forzata della specie, 2016.
© Federica Mutti, 2016