EKPYROSÍS | LÉA PORRÉ
Ekpyrosís è il quarto intervento video nella programmazione di RABBIT HOLE, quarta edizione di DIGITAL VIDEO WALL, progetto a cadenza annuale strutturato a capitoli tematici, volto a promuovere la diffusione e la sperimentazione dell’arte digitale.
Per il quarto screening verrà presentato il lavoro di Léa Porré, Ekpyrosís (2021, VIDEO, MP4). La pratica artistica di Porré si innesta sul concetto di world-building, che prevede la costruzioni di mondi virtuali più o meno fittizi e a livelli più o meno vicini alla nostra realtà a partire da tecnologie digitali di diverso tipo, soprattutto i game engine, ovvero motori grafici utilizzati solitamente per la realizzazione dei videogiochi. Nel suo caso, Porré costruisce mondi 3D attraverso cui “scava nelle sue memorie ancestrali”, intrecciando micro storie narrative e motivi mitologici. Le sue opere si costituiscono come “palazzi della memoria”, come li definisce l’artista stessa, attraverso cui analizzare il passato e il presente, e cercare di prevedere il futuro.Léa Porré fa uso estensivo di simboli e archetipi per dissipare i confini che dividono la realtà dalla finzione alla ricerca di linee narrative alternative. Attraverso le sue opere Léa Porré immagina scenari alternativi attraverso cui immagina di riscrivere il processo storico di accadimenti realmente accaduti, come la rivoluzione francese, e fa un uso estensivo dell’immaginario legato al “ruin porn”, molto popolare su piattaforme come Instagram, che privilegiano immagini raffiguranti edifici in rovina, paesaggi decadenti, da cui scaturisce da un lato un senso di tristezza e malinconia per un tempo ormai passato, dall’altro fascinazione per un passato che tentiamo di percorrere a partire dai frammenti che ci sono rimasti. Léa Porré concepisce il suo ruolo di artista come quello di un archeologo che «rimette in scena artefatti e rituali, perduti o immaginari, in cui ricreare realtà alternative», come spiega durante un’intervista per ITSLIQUID, e continua «la mia pratica artistica si basa su un’indagine del nostro conscio e inconscio collettivo, che mira ad andare oltre le dicotomie di Bene e Male, Sacro e Profano». Nel suo lavoro gioca un ruolo fondamentale la ricerca di artefatti ed elementi della nostra società, appartenenti al presente oppure al passato, e le sue opere sono un modo per sviluppare nuove realtà e nuove forme narrative alternative a partire da essi. Il suo processo artistico, nonché la sua produzione, ricordano molto la pratica dei coniugi Poirer che, lavorando con una grande varietà di media dall’installazione alle sculture pubbliche monumentali, hanno indagato il concetto di memoria, rovina, archeologia, manufatto, memento mori, ricordo, per sottolineare l’importanza del passato sul tempo presente e sul comportamento umano.
Per il Digital Video Wall, Léa Porré presenta Ekpyrosís, anch’esso legato alla sua pratica di worldbuilding. L’artista utilizza la tecnica del reenactment, ovvero della rievocazione, per mettere in scena eventi storici e rituali che potrebbero essere accaduti, oppure no, utilizzando scenografie generate al computer. L’opera offre una rilettura critica della monarchia francese attraverso una visione ciclica della Storia, «dove i suoi incontri impossibili e transistorici fanno collassare il tempo umano e quello profondo», come afferma l’artista stessa. Il titolo dell’opera deriva dal termine greco ekpýrosis, da ek “fuori” + pýros, “fuoco”, cioè «[uscito] fuori dal fuoco»), ovvero ecpirosi, che nella filosofia greca indica una distruzione ciclica dell’universo a causa di un grande incendio, un fuoco cosmico, da cui successivamente tutto dovrebbe rinascere. Il termine, dunque, indica un processo di rinnovamento in seguito ad un atto di distruzione. Ekpyrosís, come sottolinea l’artista, esorta lo spettatore ad esplorare il potenziale utopico del sublime catastrófico ambientando la narrazione in una dimensione temporale ciclica che racconta le vicende, più o meno fittizie, del Re Sole, la sua morte e la conseguente risurrezione, e l’imminente eruzione di un vulcano che pare essere situato sotto la Reggia di Versailles. L’opera, inoltre, non si compone solamente del video, ma include anche una serie di illustrazioni che mettono in scena alcuni motivi e dettagli dell’opera.
© Léa Porré, Ekpyrosís, 2021, video still, courtesy the artist
Léa Porré | Ekpyrosís
Digital Video Wall
Metronom | via Carteria 10 | 41121 Modena
7 marzo – 11 aprile 2023