Effimera al MATA, Modena
La nuova mostra presentata il 2 aprile alle 18 negli spazi del MATA (Ex Manifattura Tabacchi) di Modena, trae il suo titolo da Ephemera, nome della specie animale cha vita più breve sulla terra: un curioso insetto acquatico (simile a una libellula) la cui esistenza dura all’incirca un’ora e mezza. Il tutto come monito dell’intangibilità di alcune operazioni artistiche inserite nel grande bacino della New Media Art. La mostra è curata da Fulvio Chimento e Luca Panaro, già relatore di Generazione Critica.
Ponendo un focus sulle nuove tendenze artistiche e sui mezzi di comunicazione di massa che si sono sviluppati in seguito al forte potenziamento dell’informatica, le opere di alcuni artisti italiani nati negli anni Settanta, EVA E FRANCO MATTES, CARLO ZANNI, DIEGO ZUELLI saranno poste in dialogo tra loro e nella loro forma aperta di piattaforme, esistenti e viventi sul web.
Il sottotitolo Relazioni disarmoniche si riferisce al rapporto tra la fruizione dell’opera e lo spettatore. Per comprendere i lavori di artisti che utilizzano i differenti linguaggi dell’arte, soprattutto quelli tecnologicamente più avanzati, bisogna innanzitutto rintracciare le relazioni che coinvolgono le singole componenti dell’opera con il suo intero corpo. Questo tipo di analisi, non conduce sempre ai risultati sperati, esistono, infatti, precise problematiche interpretative per l’osservatore: la conoscenza teorica dei mezzi utilizzati dagli artisti, oltre alla tendenza innata della mente umana nel ricercare valori stabili in ciò che è visibilmente manifesto. L’estrema evidenza di alcune componenti dell’opera rispetto ad altre può confondere e innescare false percezioni; bisogna quindi superarsi per “vedere attraverso”, indagare il campo del non detto, della comunicazione invisibile, dei vuoti e delle distanze cognitive.
Works by Eva e Franco Mattes, Carlo Zanni e Diego Zuelli
a cura di Fulvio Chimento e Luca Panaro
MATA, Modena
Dal 2 aprile al 22 maggio
website: http://www.mata.modena.it/