DRIVER BANZA | IBRAHIM MAHAMA
Ibrahim Mahama (Tamale, 1987) è un artista ghanese la cui pratica, dal forte carattere politico e sociale, si definisce nel restauro e utilizzo di materiali di recupero. L’artista teorizza che gli oggetti, così come le strutture di origine antropologica, sono in grado di assorbire e conservare la storia, i ricordi, i fallimenti e le speranze di chi questi oggetti li ha posseduti (o costruiti). Attraverso l’arte, Mahama sfrutta questa memoria intrinseca per sostenere battaglie sociali, allo scopo di riscattare il valore e la dignità del popolo ghanese.
La combinazione di elementi differenti – tecniche o materiali – dà spazio a interessanti dialoghi di contrapposizione che arricchiscono di significato le opere create dall’artista. Gli elementi possono essere testi di archivio, immagini e fotografie che insieme creano intriganti collage, oppure oggetti fisici come vecchie lavagne, macchine da cucire, mobili o tessuti.
Una tematica che si presenta con costanza nel lavoro di Mahama è quella della resurrezione, del ‘riportare in vita’ un oggetto, un concetto, un’idea, dandogli però nuova forma. Questo accade per Driver Banza (2013 – 2022), opera composta dalla cornice di una vecchia finestra di legno chiaro appoggiata su una bassa e lunga panca, anch’essa di legno. Dalle ante della finestra, che l’artista può decidere di tenere aperte o chiuse, si può ammirare un patchwork di stoffe, stampate a cera, raffiguranti tipici motivi africani dai colori sgargianti.
Driver Banza è un’opera che porta con sé un forte messaggio metaforico: la finestra è simbolo di apertura, di affaccio su un determinato paesaggio o, concettualmente parlando, una determinata situazione. Chiudendo le ante, con un gesto tanto semplice quanto terribile, le meravigliose stoffe africane verrebbero facilmente nascoste, celate al pubblico, non più visibili o degne di attenzione…
Il lavoro di Mahama non si esaurisce nella creazione di opere d’arte fini a sé stesse, per quanto complesse o ricche di significato possano essere. La causa perseguita dall’artista è la costruzione di veri e propri ambienti, piattaforme e strutture capaci di contribuire allo sviluppo economico, sociale e culturale del proprio paese. Favorendo questo tipo di stimoli alle nuove generazioni, la possibilità di incrementare l’autodeterminazione e l’autosufficienza di un popolo diventa quanto più realistica.
Ibrahim Mahama
Driver Banza, 2013 – 2022
Cornice da finestra in legno, stoffa stampata a cera e panca, 202 x 235 x 58 cm (79 1/2 x 92 1/2 x 22 13/16 in)
© l’artista. Foto © White Cube (Theo Christelis)
05/06/24