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DREAMS HAVE NO TITLES | ZINEB ZEDIRA

 L’intervento di Zineb Zedira inizia ancor prima di entrare nel padiglione Francia presos i Giardini della Biennale Venezia: una copertura di compensato funge da tunnel introduttivo alle messa in scena che l’artista decostruisce nel suo intervento.
Dreams have no Titles (2022) è un’opera installativa che si costruisce e decostruisce all’interno di una scenografia che è a sua volta performance e che a sua volta si trasforma in installazione video per poi diventare di nuovo messa in scena. Siamo tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, le stanze del padiglione sono decorate prima come un bar in cui dei ballerini ballano il tango illuminati da luci di scena, ci si sposta poi in un salotto casalingo decorato da locandine di film, per arrivare alla ricostruzione fedele di un cinematografo algerino in cui vengono proiettate le clip di grandi classici italiani e algerini dell’epoca. Girando per il padiglione ritornano gli echi di ciò che si è visto all’interno dei film proiettati o addirittura di stanze precedentemente visitate: il salotto infatti riappare sottoforma di modellino preparatorio per la disposizione della scenografia. Lo spettatore è travolto da questa mise en abyme in cui la dimensione personale dell’artista si unisce ad un vissuto storico collettivo giocando con una pluralità espressiva di diverse pratiche artistiche.

L’impossibilità di definire con esattezza i confini dell’intervento di Zedira è ciò che ne restituisce anche il valore: danzando tra realtà e finzione l’artista riesce a portare lo spettatore in un immaginario e far si che temi attuali quali il colonialismo, le discriminazioni di razza e la costruzione storica di un’identità collettiva emergano con naturalezza all’interno del percorso di visita. Riportando, quasi come un’archeologa, e ricostruendo le dimensioni quotidiane della sua infanzia, l’artista prosegue la sua indagine sul contesto post-coloniale che caratterizza l’Europa. Figlia di algerini ma cresciuta in Francia, Zedira trova nel cinema il bacino culturale in cui far confluire queste tematiche, come specchio della realtà quotidiana dell’epoca e metafora dell’influenza continua che viviamo nel presente.

Quasi come un documentary fiction che esce dalla pellicola e si espande nello spazio, Dreams have no Titlesmostra come la comunicazione tra culture non sia mai univoca ma che i piani di scambio di pensieri e fantasie possono essere molti. L’opera di Zedira è un atto liberatorio contro retaggi culturali oppressivi, a favore di approccio plurale e condivisibile.

Zineb Zedira
Dreams have no titles
Pavillion of France
59 International Art Exhibition – La Biennale di Venezia, The Milk of Dreams
© Photo: Marco Cappelletti, courtesy: La Biennale di Venezia

20/07/2022