DELUSIONAL CRIME AND PUNISHMENT | LU YANG
Una ‘ruota della sfortuna’ in forma di installazione video, questo il centro del lavoro video di Lu Yang, 14’37’’ minuti di immagini graficamente costruite, un incalzare narrativo accompagnato dalle musiche puro club composte da Gameface.
Le domande sottese sono fondanti del pensiero filosofico e religioso: l’origine della specie umana e il rapporto tra crimine e punizione, base della riflessione morale.
Per testare oggi, nella società contemporanea l’attualità di queste domande, in modo asettico, funzionale e scevro da implicazioni soggettive, Lu Yang costruisce un ‘human creator’ che genera, come una macchina, esseri umani con il marchio ‘made by god’. Le figure, nude, calve e asessuate vengono mostrate nelle fasi di creazione con dettagli di sezioni, misure e corrispettivi di funzionamento a simulare cervello e sistema nervoso centrale.
L’inferno, luogo simbolico e immaginario trans religioso del peccato, della colpa e dei peccatori, diventa la principale ambientazione della scena. Punizioni esemplari moderne – strumenti di condanna a morte – o lanci su pietre affilate, si susseguono in un crescendo di pene inflitte o autoinflitte, come a replicare le immagini dissuasive, didattiche quasi, a deterrente della classica pittura di ispirazione religiosa.
L’inferno è però ‘costruito’ come sono costruiti questi esseri umani che testano le sue pene. Come si concilia allora la visione e la credenza di un luogo simbolico con una equa e rispettosa (dell’essere umano, delle comunità e dei diritti dei singoli) applicazione della legge morale? Come possono agire corpi ‘reali’ in un luogo meta-fisico per definizione?
La serie di torture, sofferenze e danni che questi umani disegnati graficamente – quasi a tratto di matita, uno story board cinematografico – subiscono, mettono alla prova la percezione del dolore e delle sensazioni e, soprattutto, il ruolo che questi elementi non marginali della vita e dell’essere umano giocano nella ricerca e negli studi scientifici, spesso orientati a un mero meccanicismo e approccio funzionale.
Il lavoro è volutamente disturbante e attraente allo stesso tempo, la musica da club porta in una dimensione corporea di stato quasi allucinatorio. Non sogno, ma alterazione di coscienza, che intriga e non lascia spazio per distogliere lo sguardo.
Visivamente complesso, raffinato, elegante e ricco di citazioni iconografiche e accompagnato da un testo quasi didascalico ma non superfluo, la delusione che lascia o meglio che ci lascia affrontare è quella della impotenza, della sensazione di mancanza di una consapevole e seria riflessione teorica sul tema dell’etica nell’epoca della meccanizzazione.
Lu Yang è una artista digitale e una designer di animazione che utilizza il linguaggio della scienza, della religione, della psicologia, delle neuroscienze, la cultura videoludica, la biologia il pop e la musica. Realizza video e installazioni ambientali caratterizzate da uno humor dark che agiscono come monito verso la transitorietà e fragilità della nostra esistenza.
Lu Yang
Delusional Crime and Punishment, 2016, video still, 14’37’’, music by Gameface
© Courtesy the artist
07/06/2023