DELIRIOUS TEAR | LUDOVICA ANVERSA
Ludovica Anversa (Milano, 1996) è un’artista che si distingue per la sua capacità di unire astrazione e allusioni a elementi familiari e riconoscibili in modo sottile e delicato: le sue opere spesso sono un gioco di analogie, in cui le curve e le figure che appaiono nelle composizioni sembrano evocare forme, ma senza mai rivelarle completamente.
L’artista maschera volutamente la sostanza dei soggetti, lasciando che lo spettatore ne percepisca soltanto l‘essenza, come l’eco di un’ombra che arriva da lontano.
Delirious tear è un dipinto realizzato nel 2024, nell’ambito di una mostra dedicata al concetto di autotomia, un fenomeno biologico per cui alcuni animali, come i rettili o i crostacei, sacrificano volontariamente una parte del proprio corpo per difendersi o sopravvivere. Anversa interpreta questa idea applicandola alla dimensione umana, suggerendo come anche noi, metaforicamente, pratichiamo l’autotomia: tagliamo via parti di noi stessi per liberarci dal dolore o per adeguarci a certe aspettative sociali. Questo sacrificio spesso si rivela una necessità per proteggere la nostra vulnerabilità e sopravvivere in un contesto complesso, a volte spietato.
Come nella maggior parte delle opere di Anversa, il soggetto di Delirious tear è astratto, evanescente, uno spettro che vaga tra le sfumature e le forme incerte. È un’entità non completamente definita, una ombra che suggerisce più di quanto rivela.
La narrazione presente nei suoi lavori non è mai esplicita, può essere solo percepita in maniera imprecisa. La macchia rossa che si espande dal centro del dipinto richiama vagamente l’idea di un cuore pulsante, e la linea di gocce che si innalza dalla sua sommità riporta alla mente l’immagine di una colonna vertebrale. Tuttavia, non vi è alcuna certezza, poiché la forma resta volutamente indefinita.
Lo sfondo del dipinto è composto da una serie di macchie dai contorni sfumati, nelle tonalità del blu e del grigio, che creano un contrasto cromatico armonioso con il rosso acceso del centro.
La scelta dei colori non è lasciata al caso: il blu e il grigio evocano una sensazione di calma e malinconia, mentre il rosso suggerisce vitalità ed intensità emotiva. Il contrasto cromatico sembra ammiccare al conflitto tra il desiderio di esprimersi e la riluttanza nel mostrare sentimenti nascosti nel profondo del proprio inconscio.
Delirious tear naviga in un mare di incertezza e ambiguità. L’artista non offre risposte definite, ma lascia lo spettatore sospeso nel dubbio, costretto a confrontarsi con ciò che non viene detto o affermato chiaramente.
Ludovica Anversa
Delirious tear, 2024
Olio su lino, 145 x 70 cm
Installation view “Autotomia”, mostra personale presso Fondazione La Rocca, Pescara (2024). Courtesy l’artista. Foto di Paolo Iammarrone.
05/10/24