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CONGREGATION | TONY CRAGG

Tony Cragg (Liverpool, 1949) è senza dubbio uno dei protagonisti nel panorama dell’arte scultorea.
Nella sua pratica, Cragg impiega le più classiche e tradizionali materie prime – vetro, legno e pietra – mescolandole con diversi materiali di produzione industriale – ad esempio bronzo, plastica e metallo – e creando intriganti e mai banali interazioni con oggetti di uso comune, trovati e raccolti.

Congregation (1999) è un’installazione composta da una grande barca, remi, scialuppe, una scala e altri materiali di scarto, tutti in legno e tutti completamente ricoperti di ganci in metallo.
Una rappresentazione critica, forse un po’ cinica, rivolta alla società contemporanea che riduce ogni oggetto al suo valore economico e produttivo. L’intuizione dell’artista risiede nella scelta di ricoprire interamente le componenti dell’opera con i ganci, annullando così la funzionalità di tutti gli elementi coinvolti.
L’opera è imponente e restituisce un’immagine affascinante ma, allo stesso tempo, disturbante. I ganci di metallo possono essere sia appigli a cui aggrapparsi o ai quali appendere altri oggetti, ma anche acuminati e dolorosi spilli, infilzati nel legno fino in profondità.

La ‘congregazione’ di Cragg non ha nulla a che vedere con la religione, è invece una riunione, un’adunanza di elementi volta alla “creazione di oggetti e di immagini che non esistono nel mondo naturale o funzionale ma che possano riflettere e trasmettere informazioni e sensazioni sul mondo e sulla sua stessa esistenza” (Tony Cragg).

Qualsiasi materiale può diventare veicolo di significato se trasformato e manipolato nel modo giusto. Tony Cragg, grazie alla sua abilità scultorea ed alla sua intuizione artistica, offre una visione di come la materia influenza la nostra percezione, spingendo l’oggetto in questione al di là della sua semplice funzione utilitaristica ed elevandolo a nuova forma nella dimensione artistica.

 

Tony Cragg
Congregation, 1999
Legno, ganci di metallo, 280 x 290 x 420 cm
© Foto di Michael Richter, courtesy l’artista

21/02/2024