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BUCKLED UP | KRZYSZTOF GRZYBACZ

Buckled Up (2022) è il titolo della tela di grandi dimensioni dell’artista polacco Krzysztof Grzybacz. Al centro della scena appare il muso perso e un po’ sconsolato di un cane seduto su una macchina con la cintura ovviamente allacciata. Questo piccolo indizio è abbastanza per suggerire una dirompente personificazione dell’osservatore con l’animale: mischiando piani narrativi differenti ed elementi quotidiani che riconosciamo come familiari, Grzybacz riesce creare atmosfere ironiche e allo stesso tempo malinconiche. “I like to imagine that the usual situations I see everyday are parte of something bigger” dice l’artista stesso, iscrivendo le sue tele in una successione narrativa che potrebbe essere la base di una sceneggiature per un film di Wes Anderson. Nessuno si stupirebbe se nel bel mezzo dell’osservazione della tela il cane iniziasse a parlarci con una voce misteriosa e sicura per spiegarci come quotidianamente il tasso di tossine nell’aria delle città europee è costantemente in aumento, ma nonostante questo continuiamo ad andare a prendere il pane al fornaio sotto casa in macchina. 

Lo squarcio spaziale e immaginario che l’artista polacco riesce a costruire nella tela è possibile grazia ad una sapiente ed elaborata tecnica: i toni acidi, specchio di una società odierna immersa nello smog e nell’industrializzazione, vengono tirati, come dilatati, generando un’atmosfera sospesa. A livello tecnico Krzysztof Grzybacz predilige una pittura per sottrazione in cui cerca di distribuire sulla tela la minor quantità di colore possibile, addirittura intervenendo con delle spugne per sbiadire ulteriormente i toni: ne nasce una visione velata, come immersa in qualche gas. Con questa azione l’immagine quotidiana si astrae ulteriormente caratterizzandosi con un’aurea onirica: in queste invisibili pennellate il nostro sguardo si perde e quasi può riconoscersi con lo sguardo del cane. 

Grzybacz inoltre combinando zone d’ombra con zone luminose, aspetto che accomuna le sue visioni pittoriche a immaginari cinematografici, riesce a restituire all’osservatore un sentimento sempre in bilico tra il sorriso per l’assurdità della scena a cui assiste e la paura di ciò che viene solo accennato e quasi nascosto. Chi siede al fianco del cane nel sedile in ombra? L’essere legato è per sicurezza o per controllo. La pittura magica e surreale di Grzybacz riesce a generare una striscia potenzialmente infinita di domande e supposizioni: Buckled up iscrive l’osservatore nella possibilità di diventare il narratore di un film noir, dando così sfogo alle doti narrative personali. 

 

 

Krzysztof Grzybacz
Buckled up, 2022
180 x 130 cm, oil on canvas, Grzybacz, 2022
Photo: Danilo Donzelli © Courtesy the artist

 

01/02/2023