Blurring Contour | Helen Anna Flanagan
Blurring Contour di Helen Anna Flanagan è un estratto di un lavoro video che Flanagan ha girato in una discoteca dell’Essex, nel Regno Unito.
Si tratta di una narrazione sinestetica e paradossale del clubbing in cui l’immersione nell’atmosfera mediata dalla video camera è totale. Sinestetica perché le diverse consistenze tattili e visive che si susseguono in questo brevissimo lavoro trasmettono un’alternanza sincopata di superfici e prospettive allucinogene; paradossale, o almeno in apparenza, perché il tratto maggiormente caratteristico della situazione che il video racconta è il suono, che in Blurring Contour manca totalmente. Forse però l’assenza del sonoro non sarebbe utile a definire con più chiarezza i contorni di questa esperienza che è evidente che debba essere compiuta soli, isolati, separati dal proprio contesto. Per molti utenti di reddit, la pratica del “alone clubbing” – partecipare a serate in club musicali da soli – e quindi assecondare il senso di alienazione derivato dalla frenesia di musica e atmosfera, è il solo modo per godersi la musica a pieno: nel momento di massimo coinvolgimento massimo volume e silenzio coincidono.
Il metodo alla base della ricerca di Helen Anna Flanagan è costituito dall’osservazione di piccoli eventi fortuiti del quotidiano. Questi episodi diventano parte di narrazioni fittizie che assumono la forma di installazioni e performance che acquistano forma di video. Costruendo e immaginando scenari – spesso assurdi – l’artista cerca di indagare le strutture sociali e il sottotesto politico del quotidiano, concentrandosi su affetti ed emozioni, lavoro e corpo. L’assurdo che viene sempre inserito in ogni lavoro spesso coincide con il punto di vista narrante e di per sé diventa quindi sempre straniante: in Blurring Contour le dita che toccano il gel sono di una mano anziana, si vede dallo smalto sbeccato sulle lunghe unghie, a regola d’arte.
©Helen Anna Flanagan, Blurring Contour, 2021
video, loop
22/03/2021