BIG RABBIT (ORIGAMI) | CHIARA LECCA
La relazione tra uomo e natura è al centro della ricerca artistica di Chiara Lecca (Modigliana, 1977) che si formalizza principalmente in sculture e installazioni.
Origami, che dà il titolo a una ampia serie di lavori, rimanda a un immaginario di infanzia, di magia e di meraviglia, quella meraviglia che ci appare dopo un meticoloso e attento processo di lavorazione di un materiale, con forme nuove e inaspettate.
La scultura di Chiara Lecca ci appare chiara e leggibile, la forma di un piccolo animale con pelliccia, senza dubbio riconoscibile come un coniglio dalle lunghe orecchie, Big Rabbit, appunto, in una somiglianza tanto precisamente costruita da risultare inquietante.
Per realizzare la serie Origami, Lecca ha utilizzato oggetti residuali, di scarto, come cappotti, coperte o tappeti “second hand” lascito di una società consumista. Il suo Big Rabbit è quindi naturale nella sostanza ma completamente falso nella forma, in un paradosso percettivo che ci mette in allerta e confonde le nostre sicurezze. Incertezze e fragilità prendono forma in queste sculture all’apparenza solide per la qualità dei materiali, reali e tangibili e in questo modo condivisibili e leggibili.
Quello che va in scena con Origami, è la natura non simbolica, non contrapposta all’artificio, una natura nella sua accezione di organismo, caratteristica comune all’uomo, all’animale, alle piante, componente organica che ci rende parte di un processo evolutivo che tendiamo spesso a tralasciare, se non a rimuovere.
Chiara Lecca
Big Rabbit
2016
coperta in pelliccia di lapin, metallo
cm 90 x 80 x 50
Courtesy Chiara Lecca e Galleria Fumagalli. Milano
Foto Olimpia Lalli
16/04/25