BIENVENUE À DELFUNLAND | DELPHINE DÉNÉRÉAZ
Bienvenue à Delfunland è una complessa e articolata installazione dell’artista Delphine Dénéréaz, ricostruzione architettonica di una villa, in una utopica dimensione pink.
Luogo di serenità e di piacere ma con una nota disturbante, tra piante potenzialmente tossiche e fontane che sgorgano acqua taumaturgica, si è invitati a entrare in un giocoso tempio laico dedicato all’amore. Ogni elemento non strutturale è dall’artista realizzato attraverso una tecnica di tessitura che risale al medioevo, la ‘lirette’, che Dénéréaz rilegge attualizzandola. Tutto è originato da materiali e tessuti di scarto, recuperati, diversamente destinati al macero, che Dénéréaz ricicla in una raffinata tapestry dall’estetica personalissima.
Ogni spunto, ogni disegno, ogni figura, è originata da ricordi, luoghi, persone… Tutto ha a che fare con la sua vita quotidiana, le sue esperienze o ricordi.
Delfunland è la summa di questa pratica, dove non sono alcuni elementi ma tutto l’insieme a concorrere alla realizzazione del sogno di una novella Alice che tra il fiabesco e il magico, si confronta con la tossicità di un ambiente incolto e incontrollabile. Ma una sensibilità stimolata e curiosa, attirata da dettagli oscuri e misteriosi ci guida, ci porta letteralmente dentro una architettura che ammicca alla contemporaneità ma allo stesso tempo si àncora a motivi classici e ornamentali. Delphinium e la sua derivazione francese Dauphinelle sono così descritti dal botanico Dioscoride perché la forma del germoglio ricorda il rostro di un delfino.
E tra l’ambiguità del nome (dell’artista) e le associazioni linguistiche e di significato, Delfunland è la costruzione di un ambiente cristallizzato, potenzialmente tossico ma intrigante come lo sono i ricordi, velati dalla distanza del tempo o dalla polvere, ma che ci vengono offerti come reali, fisici, tangibili, nelle forme e nella plasticità.
Il tempo che sperimentiamo a Delfunland è spezzato, sincopato, un back forward stratificato e tangibile, dove il rispecchiamento, reale o metaforico, diventa una esperienza universale.
Delphine Dénéréaz
Gran Delfini Hotel, 2023
Tessitura, rete di plastica, avanzi di tessuto
Parte dell’installazione “Bienvenue à Delfunland” presso la Collection Lambert, Avignon
Courtesy l’artista
02/11/24