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AGARRANDO PUEBLO | EDUARDO CARVAJAL

Agarrando Pueblo (in inglese The Vampires of Poverty) è un film del 1977 scritto e diretto a quattro mani da Luis Ospina (Cali, 1949 – Bogotá, 2019) e Carlos Mayolo (Cali, 1945 – Bogotá, 2007), responsabile della fotografia a colori è Eduardo Carvajal (Cali, 1949).
Il film è un ‘finto documentario’, ovvero un prodotto narrativo nel quale vengono raccontati eventi fittizi come se fossero reali, attraverso un linguaggio documentaristico.

I protagonisti del film (ovvero gli autori stessi) recitano la parte di una troupe televisiva ingaggiata da una emittente tedesca per produrre un documentario sulla povertà e la miseria dilaganti nel sud America.
La pellicola, che dura circa ventotto minuti, è ambientata a Cali, in Colombia, ed è interamente girata in bianco e nero. Tuttavia, spesso vengono inserite delle riprese a colori, soluzione tecnica che riproduce uno stacco netto, pur all’interno della stessa scena solo ripresa da un’altra angolazione, questa tanto semplice quanto efficace scelta di regia supporta la narrazione del backstage di un reale documentario tedesco.

Il film mostra in tono satirico e polemico i ‘vampiri della povertà’, ovvero coloro che lucrano e si approfittano delle persone in condizioni sociali sfavorevoli per un proprio tornaconto, in altre parole la ‘pornomiseria’.
Una abietta pratica che è rappresentata con contorni di avvilente realismo, come bambini che accettano di spogliarsi e gettarsi nudi in una fontana a favore di telecamere in cambio di soldi, “swim around a little and come get the money”. Oppure una ragazza che viene pagata per recitare la parte di una giovane madre che vive dentro una baracca di legno insieme al (finto) marito e ai (finti) figli. Proprio durante la ripresa di questa scena, irrompe nell’inquadratura un uomo che comincia a comportarsi da matto, inveire contro i registi chiamandoli “vampiri succhiasangue” mettendoli in fuga, per poi srotolare la pellicola del film, mettersela in bocca e danzare follemente in uno sfogo liberatorio.
La messa in scena, la finzione, viene svelata solo alla fine, quando quest’uomo riappare stavolta insieme agli autori, mentre parlano apertamente del documentario, di quali scene sono secondo loro le più rappresentative e dell’impatto, positivo o meno, che un’opera del genere può avere sugli spettatori nel mondo intero.

Girato nel 1977 ma decisamente attuale visto oggi, Agarrando Pueblo ci ricorda come l’ego voyeristico è sempre in agguato. Inoltre, delinea il confine tra la necessità di documentare, narrare, e il rispetto per chi vive la drammaticità di condizioni di guerra, povertà e disagio sociale, in altre parole la debolezza di una posizione di estremo bisogno.

L’opera è parte della mostra collettiva “Vampires fear no looking glass”, curata da Andrés Matute Echeverri e María Wills Londoño, in occasione dell’edizione 2024 del festival Rencontres d’Arles, 1 luglio–29 settembre 2024.

 

Eduardo “La Rata” Carvajal
Agarrando Pueblo, 1977
Film by Luis Ospina and Carlos Mayolo, 28’37’’
Production still, Courtesy of the artist

28/08/24