5G CACTUS® | MSCHF
MSCHF è un collettivo che opera nell’ambito dell’arte concettuale, formatosi a New York nel 2019.
Gli interventi artistici di MSCHF si realizzano come azioni mirate, pensate per porre l’attenzione e mettere in discussione il sistema economico, politico e culturale della società contemporanea.
5G Cactus®, opera del 2024, non è altro che la reinterpretazione di CACTUS®, prodotto commerciato da Gufram – azienda italiana famosa per la produzione di sedute e complementi d’arredo di design. L’oggetto che abitualmente ha una destinazione d’uso pratica e potenzialmente occultata, l’attaccapanni, è diventato uno dei più iconici nella storia del design radicale italiano. Progettato da Guido Drocco e Franco Mello nel 1972, CACTUS® si configura come un appendiabiti in poliuretano morbido, con quattro bracci a sbalzo e 2165 rilievi, rifinito a mano con Guflac®, una speciale vernice marchio di fabbrica di Gufram.
5G Cactus® è quindi nell’aspetto molto simile al progetto di Drocco e Mello, mantenendone invariate le caratteristiche formali, i materiali e le misure. Tuttavia, al design originale dell’opera è stata aggiunta dal collettivo una ingombrante antenna 5G, elemento decisamente poco attraente da un punto di vista estetico, che stride con la ironica e colorata presenza del suo originale.
L’intervento interpreta con ironia la tendenza odierna del cercare di nascondere antenne, pali elettrici e simili con la vegetazione locale. In un’epoca in cui la tecnologia invade ogni aspetto della vita quotidiana, la pratica di mascherare le infrastrutture con una rigogliosa vegetazione si presenta come un goffo tentativo di armonizzare l’artificiale con il naturale. Questo stratagemma, apparentemente solo estetico, cela una realtà più complessa: l’espansione indiscriminata delle reti tecnologiche, spesso giustificata da politiche di progresso e modernizzazione, ha conseguenze profonde e dannose per l’ambiente.
Le zone rurali si trasformano in un processo costante che sembra inarrestabile. Le infrastrutture costruite, seppur integrate visivamente nel paesaggio, continuano a compromettere gli equilibri ecologici, consumando risorse in maniera sconsiderata. Questo approccio, pensato per attenuare l’impatto visivo, non può però nascondere il paradosso di un progresso che sacrifica il benessere del pianeta.
L’oggetto utile nobilitato dall’azione di un designer, quindi con un apporto decisamente positivo, si trasforma in una involontaria maschera, l’abbellimento di un processo, quello di una crescita esponenziale come elemento fondante di un sistema economico, che cerca lavaggi green per costruire un formale aspetto ‘sostenibile’ mitigando solo apparentemente l’impatto profondo e tangibile di una innovazione che ha perso il contatto con l’elemento umano che l’ha generata e la sta generando.
MSCHF
5G Cactus®, 2024
Appendiabiti in poliuretano morbido, con quattro bracci a sbalzo e 2165 rilievi, rifinito a mano con Guflac®. Antenna in MDF, con struttura in barre di alluminio. 169,9 × 70,1 × 70,1 cm (66 7/8 x 27.6 x 27.6 inch).
Foto di Guillaume Ziccarelli. Courtesy l’artista e Perrotin.
15/02/25