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392 KM | CLARISSA BALDASSARRI

Clarissa Baldassarri (Civitanova Marche, 1994) è un’artista poliedrica e multidisciplinare che nella sua ricerca si misura con scultura, video, o installazioni, in un percorso di formalizzazione che consegue la sfera concettuale.
Baldassarri ha nel tempo delineato la sua pratica partendo dallo studio sul concetto di trasparenza, passando poi per il sottile confine tra visibile ed invisibile, fino ad arrivare allo studio della stratificazione del tempo in relazione allo spazio. Ciò che le interessa è il superamento del concetto di limite, che sia esso fisico oppure percettivo.

Il video 392 km è stato realizzato nel 2020, in piena pandemia, in tempo di quarantena, quando il restare chiusi nei confini domestici era un obbligo e i mezzi tecnologici erano l’unica possibilità di ricreare, o quantomeno provare a mantenere, rapporti e relazioni, ma che hanno di fatto mutato abitudini a livello collettivo. Ne sono un esempio lo smart working, le call di lavoro al posto delle riunioni e, per soddisfare il bisogno di interazione umana, le persone hanno forzatamente indirizzato le pratiche sociali verso un ambiente virtuale. Tale condizione, non certo scelta ma imposta, ha permesso ad artisti come Baldassarri di trovare nuovi spunti creativi e linguaggi alternativi.

Ciò che Baldassarri ha voluto mettere in scena in 392 km è un viaggio virtuale, realizzato tramite l’impiego dell’applicazione Google Maps.
L’impostazione dell’opera è semplice: una volta aperta l’applicazione e programmato il percorso desiderato, ovvero quello che l’avrebbe ‘portata verso casa’, Baldassarri ha attivato la modalità ‘street view’ e cominciato a seguire le vie suggerite dal navigatore, registrando ciò che succedeva sullo schermo. Il paesaggio urbano si alterna a quello naturale: piccole vie cittadine, larghe autostrade, vetrine di negozi, catene montuose. Google Maps restituisce una immagine di vita quotidiana, un istante congelato nel tempo e immobile, impossibile da raggiungere durante la quarantena.
Il risultato finale si presenta come un lungo video a colori, che ha una durata complessiva di quattro ore e otto minuti. 392 km non è altro che la registrazione del percorso che ha permesso all’artista di tornare (virtualmente) a casa, annullando i confini, invisibili e limitanti, che la separavano da essa.

Grazie all’impiego di tecnologie ci è permesso fare cose inedite, come ad esempio simulare un viaggio virtuale verso un luogo caro… entrando di fatto in una sfera non solo funzionale ma personale ed emotiva. Le potenzialità sono infinite, in un costante processo di upgrade. Il limite di ciò che non conosciamo non deve essere classificato come impedimento, bensì come stimolo a proseguire nella ricerca. Così come le nuove tecnologie dovrebbero essere considerate per quello che sono, nient’altro che strumenti ad uso e consumo dell’essere umano.

 

Clarissa Baldassarri
392 km, 2020
Video a colori, 4h 8’ 12”, video still
Courtesy l’artista e Gian Marco Casini Gallery, Livorno

Clarissa Baldassarri, 392 km, 2020, video still. Courtesy the artist and Gian Marco Casini Gallery, Livorno.

Clarissa Baldassarri, 392 km, 2020, video still.
Courtesy the artist and Gian Marco Casini Gallery, Livorno.

 

22/05/24